Delusi e arrabbiati. Dopo le prime lettere di licenziamento arrivate nella giornata di mercoledì, gli operai della Whirlpool di Napoli si sono riuniti in assemblea per parlare del prosieguo della mobilitazione, tra chi non vuole mollare e chi è invece tentato di accettare le offerte dell’azienda. “La Whirpool ci ha preso in giro”, dice uno dei lavoratori. “C’è sconforto, non per la nostra situazione, ma per quello che c’è attorno alla nostra situazione”, sottolinea un altro dipendente, evidenziando anche la delusione per la sentenza, sfavorevole, per la causa che era stata intentata contro l’azienda per condotta antisindacale. “È mancato il rispetto anche da parte del governo che si siede ai tavoli, promette, fa accordi e poi li straccia – dice un’altra lavoratrice – Almeno l’azienda c’ha messo sei mesi per stracciare un accordo, il governo ci ha messo meno di due settimane per rimangiarsi le parole”. Secondo gli operai, spettava infatti all’esecutivo “tutelarli” dall’azienda.

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Whirlpool, il Tribunale da ragione all’azienda: “Non c’è condotta antisindacale”. Si spegne l’ultima speranza per bloccare i licenziamenti

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