Un miliardo di dollari per sanare le centinaia di cause intentate per i danni fisici, psicologici e morali subiti dagli interessati. Vale a dire quasi mezzo milione di dollari a testa per ciascuno dei migranti separati dalla presidenza Trump al confine Usa-Messico: questo il risarcimento che intende offrire l’amministrazione Biden secondo il Wall Street Journal.
La politica della “tolleranza zero” di Trump risale al 2018, quando migliaia di bambini furono separati dai loro genitori dopo che avevano attraversato la frontiera in cerca di asilo. In molti casi le famiglie furono divise forzatamente senza alcun meccanismo per rintracciare e riunire i loro componenti, come emerso da una indagine governativa. Molti bambini finirono in gabbie o stanze fredde, e soffrirono varie malattie e malnutrizione, oltre a durevoli traumi psicologici per i mesi passati senza i genitori, tra ansia, incubi e paure degli estranei. Uno scandalo che fece il giro del mondo. “Una vergogna morale nazionale”, denunciò Joe Biden che appena insediato alla Casa Bianca si è impegnato a riunire le famiglie separate varando una task force ad hoc.

I dipartimenti della Giustizia, della Sicurezza interna e della Sanità stanno ora valutando pagamenti sino ad un milione di dollari a famiglia, tenendo conto che la maggior parte di quelle che attraversavano il confine erano composte da un genitore e un figlio. L’American Civil Liberties Union, che rappresenta varie famiglie in una delle cause, ha identificato circa 5.500 bambini divisi alla frontiera nel corso dell’amministrazione Trump. Ma il numero delle famiglie che potrebbero beneficiare dell’accordo potrebbe essere più basso, secondo il Wsj. Per ora sono state presentate 940 azioni giudiziarie, che chiedono in media circa 3,4 milioni per famiglia. E negoziati sono in corso per chiudere a cifre più basse.

“Biden ha riconosciuto che la separazione delle famiglie è una macchia morale storica sulla nostra nazione cui si deve rimediare completamente, non solo con un significativo indennizzo monetario ma anche con un iter per restare nel Paese”, ha rilanciato Lee Gelernt, dirigente dell’Aclu e tra i negoziatori delle cause. Critico, invece, il fronte repubblicano: “Le promesse di cittadinanza dell’amministrazione Biden hanno già causato la peggior crisi della storia al confine, una enorme compensazione non farà altro che peggiorarla”, ha accusato il senatore Tom Cotton. Qualche riserva anche tra alcuni avvocati governativi, secondo cui si tratta di risarcimenti eccessivi per persone che hanno violato la legge varcando illegalmente la frontiera. Ma arrivare in tribunale è rischioso, con le giurie che potrebbero concedere indennizzi ancora più alti, avvisano gli esperti legali.

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