Mentre in questi giorni ha tenuto banco la discussione sulla proroga del Bonus facciate, il Magazine ufficiale di Immobiliare.it ha chiarito quale tipologia di bonifico utilizzare per l’agevolazione: come confermato a sua volta dalla stessa Agenzia delle Entrate, si tratta di quella predisposta per l’Ecobonus o per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Bonus facciate: quale bonifico scegliere

Per le persone fisiche non titolari di reddito di impresa, c’è obbligo di effettuare il pagamento con bonifico bancario o postale. Che cosa accade, però, se un istituto di credito mette a disposizione quattro tipologie – ristrutturazione edilizia, ecobonus 110, bonus sisma, bonus mobili – mentre è assente la dicitura dedicata al bonus facciate?

In questo caso per richiedere il bonus facciate possono essere utilizzati i bonifici predisposti da banche o da Poste Italiane ai fini dell’Ecobonus o della detrazione prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, come precisato poco sopra.

L’importante è riportare nel bonifico il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato. Se possibile, questo va indicato come causale.

Se non è possibile indicare questa precisazione (talvolta non è possibile modificare la causale che indica i riferimenti normativi della detrazione per interventi di recupero edilizio o dell’Ecobonus), l’agevolazione sarà comunque riconosciuta, a condizione che il bonifico sia compilato in modo che istituti bancari o postali possano adempiere l’obbligo di operare la ritenuta d’acconto a carico del beneficiario del pagamento.

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