La Sicilia torna in zona bianca: con i dati della pandemia che continuano a migliorare in tutta Italia, come dimostra l’ultimo monitoraggio Iss, anche l’ultima Regione rimasta in area gialla può allentare le restrizioni. L’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, entrerà in vigore da domani, sabato 9 ottobre. “Dopo le scelte di ieri sulle capienze continua il percorso di graduali riaperture. Tutto ciò è possibile prima di tutto grazie ai vaccini e ai comportamenti corretti delle persone. Dobbiamo continuare su questa strada”, ha commentato Speranza su Facebook.

Il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di Sanità (Iss) e del ministero della Salute, infatti, rileva che continua a diminuire l’incidenza settimanale del Covid-19 a livello nazionale: nella settimana 27 settembre/3 ottobre scende a 34 casi ogni 100mila abitanti, contro i 37 della settimana 20/26 settembre. La soglia di allarme, superata la quale le Regioni entrano in zona gialla secondo le nuove regola, è di 50 casi ogni 100mila abitanti. Nel periodo dal 15 al 28 settembre 2021, l’Rt (indice di riproduzione) medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,83 (range 0,81 – 0,86), al di sotto della soglia epidemica (1) e stabile rispetto alla settimana precedente. In lieve diminuzione, al 4,8%, anche il tasso di occupazione dei malati di Covid in terapia intensiva (rilevazione giornaliera del 5 ottobre), con un calo del numero di ricoverati da 459 (28 settembre) a 433 (5 ottobre). Il tasso di occupazione in area medica a livello nazionale, invece, scende al 5,1%, con un calo dei ricoverati da 3.418 a 2.968.

Quattro regioni e province autonome – Basilicata, Valle d’Aosta e province di Trento e Bolzano – risultano classificate a rischio moderato, mentre le restanti 17 sono ancora a rischio basso: a rischio moderato, la scorsa settimana, era invece classificata una sola regione, il Lazio. Basilicata e provincia di Trento riportano anche un'”allerta di resilienza“. Ancora, è in calo il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione: 5.903, contro i 7.070 della settimana precedente. Diminuisce leggermente la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti (33% vs 34% la scorsa settimana), mentre cresce in modo speculare quella dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (47% vs 45%). Stabile al 21% la percentuale di casi diagnosticata attraverso attività di screening.

La variante Delta del Sars-CoV-2, dominante in Italia dal mese di luglio – conferma la bozza – è dominante nell’intera Unione Europea ed è associata ad una maggiore trasmissibilità. L’Iss sottolinea che “una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti”. È opportuno, si aggiunge, realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.

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