Lo avevano messo sui binari migliori per provarci, ma Luca Palamara non ce l’ha fatta. Anzi, l’ex pm radiato dalla magistratura ha raccolto un risultato misero: alle elezioni suppletive nel collegio di Roma-Primavalle si è fermato a 4.285 voti, il 5,88%, superato persino dal candidato del Partito comunista Danilo Ballanti (6,61%). In compenso è riuscito a far perdere Pasquale Calzetta, il favorito: l’ex presidente del Municipio Eur sostenuto dal centrodestra è arrivato secondo al 37,53% (27.339 voti) alle spalle di Andrea Casu, segretario metropolitano del Pd candidato in extremis, che quindi si aggiudica quasi per caso il seggio della Camera – lasciato libero dalla grillina Emanuela Del Re – con il 43,58%, 31.745 voti. I voti di Palamara, tutti o quasi provenienti da destra, sarebbero stati sufficienti a ribaltare il risultato. L’affluenza si è fermata al 44,16%, qualche punto sotto quella delle comunali.

“È l’inizio di un percorso, una base di partenza, dovendo fronteggiare due schieramenti così grossi sapevo quello a cui andavo incontro, ma il mio impegno continua, sia per squarciare il velo di ipocrisia su quanto avvenuto nella magistratura, sia per rappresentare le istanze di questo territorio”, ha commentato Palamara dal suo point elettorale in via Gaetano Mazzoni, nel quartiere popolare di Montespaccato. Esulta invece il neo-deputato Casu: “Il quadrante nord ovest di Roma ha scelto di avere un deputato di collegio di centrosinistra. La mia candidatura nasce da un percorso collettivo, dalla costruzione di una coalizione. La direzione alla quale stiamo lavorando con Enrico Letta è la direzione giusta. Il messaggio è che dobbiamo riunire le forze politiche e sociali del centrosinistra, insieme possono sconfiggere la destra ed essere decisive per Roma e per l’Italia”.

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