di Giovanni Ceriani

Attenzione: nella notizia su Mattia Santori rilanciata sui social con grande ilarità collettiva e condita da graziosissimi meme, capaci di rendere l'”incidente” di fin simpatico e a tratti commuovente, tutti vedono l’ennesima gaffe di un presunto leader, tanto sopravvalutato quanto sprovveduto. E questo è un bene, visto che se la verità è rivoluzionaria, la realtà è a volte addirittura dinamitarda.

Il punto vero, però, è un altro! Dentro questa notizia che a me appare appunto una non-notizia, tanto tutto era già ben evidente fin dalla nascita di questa artificiosa saga, vi è una seconda notizia, ben più importante e decisiva. Ossia che i media (La Repubblica in primis) megafoni del fenomeno per l’appunto mediatico delle Sardine le hanno scaricate!

Dopo anni di celebrazioni, seduzioni, magniloquenze, amplificazioni e osanna vari, ecco che il potere ha deciso di sbarazzarsi della bad company sardina, o comunque del suo principale interprete. Insomma, prima sedotte e ora abbandonate. Ecco, questa è la vera notizia nascosta dietro l’inutile frastuono della non-notizia della gaffe, l’ennesima gaffe, la non-ultima-gaffe del gaffeur.

Quale sarebbe il motivo, il perché di tale “infanticidio”? Di questo repentino cambio di cavallo? Molto semplice: il punto è che Santori ha “tradito” la causa sardina e invece di continuare la battaglia contro i 5Stelle – ossia la guerra santa per cui è stato investito, pompato e armato da tutto l’ampolloso e regale sistema mediatico italiano – ha osato schierarsi dalla parte di Giuseppe Conte e dei 5Stelle, blindando la coalizione bolognese in funzione anti-Italia Viva e mandando un segnale nazionale in tal senso. Ecco il gran reato di Santori, che – poverino – rimane il bonaccione di sempre, ma d’ora in poi non sarà più il figliol prodigo di cotanti avi.

Il potere ha deciso di scaricare il proprio “omino della provvidenza” e in tempi di “uomini della necessità” (vedi Draghi) può puntare direttamente al malloppo senza mediazioni di improbabili intermediari e sbadati frontmen. Insomma, le Sardine non servono più alla causa di Lorsignori e, anzi, oggi sono di ostacolo al Loro progetto di Conticidio permanente. Pertanto quelle che fino a ieri erano lenzuolate agiografiche e apologetiche ora sono picconate, sberleffi e/o semplici risate.

In ogni caso, questa è la nuova fase e dentro questa nuova fase non possiamo permetterci di buttare via niente: neanche le Sardine. A maggior ragione queste nuove – e più simpatiche sia pur ugualmente comiche – Sardine. Quindi un benvenuto alla Sardine: benvenute nel progetto Conte e nel “mondo di sotto” dei reietti, scomunicati, stalkerizzati, censurati, derisi e sfregiati quotidianamente dagli alti profili e loro alti megafoni, con opinionisti al seguito. Un saluto dal mondo di sotto. Con affetto.

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