Terza dose, pronti via. “Il Lazio parte con la terza dose di vaccino. Dalla prossima settimana iniziamo con chi ha ricevuto un trapianto – scrive su Twitter il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – e che saranno contattati dal sistema sanitario regionale. Continuiamo a mettere in sicurezza la vita e il futuro”. Ieri sera il ministro della Salute Roberto Speranza aveva spiegato che “nei primissimi giorni della prossima settimana – spiega l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amatoverrà pubblicata la circolare con le specifiche delle persone con fragilità immunitaria da cui partiremo con la somministrazione della terza dose“. La decisione arriva a tre giorni dal via libera definitivo dell’Aifa.

L’ipotesi è che la prima platea di molto fragili da immunizzare con la terza dose sia composta in Italia da circa 500mila persone. A dicembre potrebbe essere il turno dei 4,2 milioni di over 80 e i 350mila ospiti delle Rsa. A gennaio i 1,85 milioni di operatori sanitari. Poi eventualmente tutti gli altri in attesa degli studi e e dei dati di altri paesi. Guardando oltre i nostri confini in questo momento Israele sta vaccinando anche i 40enni, la Francia ha iniziato con i fragili, in Germania sono pronti per la stessa categoria, negli Usa sono stati già sottoposti a terza dose un milione di immunodepressi e dal 20 settembre dovrebbe partire con gli altri. Il 17 settembre è atteso un parere della Food and drug administration. Anche in Spagna – che tra i paesi europei insieme al Portogallo ha la più alta percentuale di popolazione vaccinata – la commissione tecnica responsabile delle decisioni sulle somministrazioni dei vaccini ha dato l’ok a una terza dose contro il Covid per alcuni soggetti “in situazione di grave immunosoppressione”.

Articolo Precedente

Sexting e revenge porn, due minori in comunità per decisione del gip. L’annuncio: “Scambio foto della mia ex per pedo”

next
Articolo Successivo

Francia, un elicottero della Protezione civile precipita a Villard-de-Lans: morto un meccanico. Quattro i feriti, uno è grave

next