Dopo il terremoto di magnitudo 7,1 che ha colpito il Messico, causando almeno una vittima, ad Acapulco, epicentro del terremoto, l’ospedale è stato evacuato. I pazienti sono stati portati fuori dalla struttura anche con le barelle.
Mondo - 9 Settembre 2021
Messico, barelle e pazienti in strada: l’ospedale di Acapulco evacuato dopo il terremoto di magnitudo 7,1 – Video
La Playlist Mondo
- 10:19 - Mo: media, '8 i feriti in attacco missilistico nel nord di Israele'
Tel Aviv, 19 set. (Adnkronos) - La radio dell'esercito israeliano ha riferito che nell'attacco missilistico di Hezbollah in Galilea, nel nord di Israele, sono rimaste ferite almeno otto persone, una delle quali sarebbe in condizioni critiche.
- 10:15 - Telepass annuncia l’adesione a Global Compact delle Nazioni Unite
Roma, 19 set. -(Adnkronos) - In occasione della Settimana Europea della Mobilità, la campagna di sensibilizzazione della Commissione europea sulla mobilità urbana sostenibile, Telepass annuncia l’adesione a UN Global Compact, il patto globale tra le Nazioni Unite e le aziende volto a incoraggiare le imprese di tutto il mondo a creare un quadro economico, sociale e ambientale per un’economia mondiale sostenibile. Con questa scelta, di natura volontaria e in linea con l’adesione già in essere per la Capogruppo Mundys, Telepass - si sottolinea in una nota - "si impegna a condividere e applicare i dieci princìpi universali dell’UN Global Compact relativi alla tutela dell’ambiente, promuovendo lo sviluppo sostenibile delle comunità in cui opera. Un impegno che a livello di business che si concretizza nello sviluppare e includere nel proprio ecosistema soluzioni di mobilità costruite intorno alla persona, volte a garantire affidabilità ed efficienza nel rispetto dell’ambiente e della società".
Per rispondere ai principali cambiamenti che hanno interessato l’evoluzione dei settori della mobilità e dei pagamenti digitali, e in continuità con l’impegno assunto a partire dal 2021, Telepass ha predisposto il Piano di Sostenibilità 2024-2030 per indirizzare le questioni di sostenibilità che hanno un impatto diretto sul business, permettendo al contempo un miglioramento della performance ESG e abilitando sinergie con le strategie di business per una sempre maggiore integrazione con il Piano Industriale.
Telepass fa della sostenibilità una vera missione. L’azienda, infatti, – in raccordo con gli obiettivi complessivi di abbattimento delle emissioni della Capogruppo, Mundys - si impegna costantemente per garantire l’affidabilità dei servizi, ma anche per offrire soluzioni che migliorino l’ambiente e le comunità in cui opera, consapevole del potere che ha la tecnologia per ridurre le emissioni del traffico e promuovere transazioni finanziarie digitali che limitano l’uso di risorse fisiche. Un approccio alla sostenibilità intesa non solo come ambientale, ma anche come economica e sociale grazie alla promozione di soluzioni per una gestione ottimizzata degli spostamenti, rispondendo alle esigenze di persone e aziende che scelgono di spostarsi in maniera efficiente e integrata.
Tra gli obiettivi del Piano, figurano l’incremento della capillarità dei servizi Telepass sul territorio nazionale al 2030, garantendo una presenza più diffusa nelle città con il progetto “Top 50 Città”, oltre all’estensione della rete interoperabile d’infrastrutture di ricarica elettrica, già una delle più estese d’Italia, per arrivare fino a oltre 80.000 punti di ricarica in aree urbane ed extraurbane. Gli obiettivi del Piano includono attraverso l’incremento della propria base clienti: la riduzione dell’impatto ambientale associato agli spostamenti delle persone, l’incremento della customer satisfaction mettendo al centro le esigenze delle persone e la sensibilizzazione dei più giovani a questi temi, anche tramite collaborazioni specifiche con istituzioni e organizzazioni no-profit.
La strategia di riduzione delle emissioni inquinanti grazie all’utilizzo del dispositivo Telepass per il pagamento elettronico del pedaggio rientra nell’impegno più ampio assunto dal Gruppo per contrastare il cambiamento climatico. Attraverso obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale a breve, medio e lungo termine, Telepass si pone come abilitatore di una transizione verso una mobilità sempre più integrata e sostenibile, in ambito urbano ed extraurbano. Accanto al “tradizionale” servizio di telepedaggio ideato da Telepass e introdotto in Italia nel 1990, infatti, il Gruppo ha aggiunto nel tempo 30 servizi addizionali collegati ai nuovi stili di mobilità, partecipando in modo attivo a promuovere una mobilità sostenibile, dal risparmio di CO2 ottenuto evitando soste e code ai caselli, fino ai più recenti servizi integrati nell’ecosistema digitale che puntano a offrire opzioni di mobilità dolce e a favorire l’intermodalità nei contesti urbani. Un risparmio quantificato dall’Università Ca’ Foscari Venezia in oltre 72mila tonnellate di CO2 nel solo 2023 grazie al servizio di telepedaggio.
Oggi l’azienda continua a investire nello sviluppo del proprio ecosistema attraverso, ad esempio, servizi di “mobilità sostenibile”, come la ricarica per le auto elettriche, lo sharing in città e il pagamento del trasporto pubblico, promuovendo così un nuovo modo di concepire la mobilità: consapevole, innovativa e green.
- 10:13 - Telepass annuncia l’adesione a Global Compact delle Nazioni Unite
Roma, 19 set. -(Adnkronos) - In occasione della Settimana Europea della Mobilità, la campagna di sensibilizzazione della Commissione europea sulla mobilità urbana sostenibile, Telepass annuncia l’adesione a UN Global Compact, il patto globale tra le Nazioni Unite e le aziende volto a incoraggiare le imprese di tutto il mondo a creare un quadro economico, sociale e ambientale per un’economia mondiale sostenibile. Con questa scelta, di natura volontaria e in linea con l’adesione già in essere per la Capogruppo Mundys, Telepass - si sottolinea in una nota - "si impegna a condividere e applicare i dieci princìpi universali dell’UN Global Compact relativi alla tutela dell’ambiente, promuovendo lo sviluppo sostenibile delle comunità in cui opera. Un impegno che a livello di business che si concretizza nello sviluppare e includere nel proprio ecosistema soluzioni di mobilità costruite intorno alla persona, volte a garantire affidabilità ed efficienza nel rispetto dell’ambiente e della società".
Per rispondere ai principali cambiamenti che hanno interessato l’evoluzione dei settori della mobilità e dei pagamenti digitali, e in continuità con l’impegno assunto a partire dal 2021, Telepass ha predisposto il Piano di Sostenibilità 2024-2030 per indirizzare le questioni di sostenibilità che hanno un impatto diretto sul business, permettendo al contempo un miglioramento della performance ESG e abilitando sinergie con le strategie di business per una sempre maggiore integrazione con il Piano Industriale.
Telepass fa della sostenibilità una vera missione. L’azienda, infatti, – in raccordo con gli obiettivi complessivi di abbattimento delle emissioni della Capogruppo, Mundys - si impegna costantemente per garantire l’affidabilità dei servizi, ma anche per offrire soluzioni che migliorino l’ambiente e le comunità in cui opera, consapevole del potere che ha la tecnologia per ridurre le emissioni del traffico e promuovere transazioni finanziarie digitali che limitano l’uso di risorse fisiche. Un approccio alla sostenibilità intesa non solo come ambientale, ma anche come economica e sociale grazie alla promozione di soluzioni per una gestione ottimizzata degli spostamenti, rispondendo alle esigenze di persone e aziende che scelgono di spostarsi in maniera efficiente e integrata.
Tra gli obiettivi del Piano, figurano l’incremento della capillarità dei servizi Telepass sul territorio nazionale al 2030, garantendo una presenza più diffusa nelle città con il progetto “Top 50 Città”, oltre all’estensione della rete interoperabile d’infrastrutture di ricarica elettrica, già una delle più estese d’Italia, per arrivare fino a oltre 80.000 punti di ricarica in aree urbane ed extraurbane. Gli obiettivi del Piano includono attraverso l’incremento della propria base clienti: la riduzione dell’impatto ambientale associato agli spostamenti delle persone, l’incremento della customer satisfaction mettendo al centro le esigenze delle persone e la sensibilizzazione dei più giovani a questi temi, anche tramite collaborazioni specifiche con istituzioni e organizzazioni no-profit.
La strategia di riduzione delle emissioni inquinanti grazie all’utilizzo del dispositivo Telepass per il pagamento elettronico del pedaggio rientra nell’impegno più ampio assunto dal Gruppo per contrastare il cambiamento climatico. Attraverso obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale a breve, medio e lungo termine, Telepass si pone come abilitatore di una transizione verso una mobilità sempre più integrata e sostenibile, in ambito urbano ed extraurbano. Accanto al “tradizionale” servizio di telepedaggio ideato da Telepass e introdotto in Italia nel 1990, infatti, il Gruppo ha aggiunto nel tempo 30 servizi addizionali collegati ai nuovi stili di mobilità, partecipando in modo attivo a promuovere una mobilità sostenibile, dal risparmio di CO2 ottenuto evitando soste e code ai caselli, fino ai più recenti servizi integrati nell’ecosistema digitale che puntano a offrire opzioni di mobilità dolce e a favorire l’intermodalità nei contesti urbani. Un risparmio quantificato dall’Università Ca’ Foscari Venezia in oltre 72mila tonnellate di CO2 nel solo 2023 grazie al servizio di telepedaggio.
Oggi l’azienda continua a investire nello sviluppo del proprio ecosistema attraverso, ad esempio, servizi di “mobilità sostenibile”, come la ricarica per le auto elettriche, lo sharing in città e il pagamento del trasporto pubblico, promuovendo così un nuovo modo di concepire la mobilità: consapevole, innovativa e green.
- 10:12 - Telepass annuncia l’adesione a Global Compact delle Nazioni Unite
Roma, 19 set. -(Adnkronos) - In occasione della Settimana Europea della Mobilità, la campagna di sensibilizzazione della Commissione europea sulla mobilità urbana sostenibile, Telepass annuncia l’adesione a UN Global Compact, il patto globale tra le Nazioni Unite e le aziende volto a incoraggiare le imprese di tutto il mondo a creare un quadro economico, sociale e ambientale per un’economia mondiale sostenibile. Con questa scelta, di natura volontaria e in linea con l’adesione già in essere per la Capogruppo Mundys, Telepass - si sottolinea in una nota - "si impegna a condividere e applicare i dieci princìpi universali dell’UN Global Compact relativi alla tutela dell’ambiente, promuovendo lo sviluppo sostenibile delle comunità in cui opera. Un impegno che a livello di business che si concretizza nello sviluppare e includere nel proprio ecosistema soluzioni di mobilità costruite intorno alla persona, volte a garantire affidabilità ed efficienza nel rispetto dell’ambiente e della società".
Per rispondere ai principali cambiamenti che hanno interessato l’evoluzione dei settori della mobilità e dei pagamenti digitali, e in continuità con l’impegno assunto a partire dal 2021, Telepass ha predisposto il Piano di Sostenibilità 2024-2030 per indirizzare le questioni di sostenibilità che hanno un impatto diretto sul business, permettendo al contempo un miglioramento della performance ESG e abilitando sinergie con le strategie di business per una sempre maggiore integrazione con il Piano Industriale.
Telepass fa della sostenibilità una vera missione. L’azienda, infatti, – in raccordo con gli obiettivi complessivi di abbattimento delle emissioni della Capogruppo, Mundys - si impegna costantemente per garantire l’affidabilità dei servizi, ma anche per offrire soluzioni che migliorino l’ambiente e le comunità in cui opera, consapevole del potere che ha la tecnologia per ridurre le emissioni del traffico e promuovere transazioni finanziarie digitali che limitano l’uso di risorse fisiche. Un approccio alla sostenibilità intesa non solo come ambientale, ma anche come economica e sociale grazie alla promozione di soluzioni per una gestione ottimizzata degli spostamenti, rispondendo alle esigenze di persone e aziende che scelgono di spostarsi in maniera efficiente e integrata.
Tra gli obiettivi del Piano, figurano l’incremento della capillarità dei servizi Telepass sul territorio nazionale al 2030, garantendo una presenza più diffusa nelle città con il progetto “Top 50 Città”, oltre all’estensione della rete interoperabile d’infrastrutture di ricarica elettrica, già una delle più estese d’Italia, per arrivare fino a oltre 80.000 punti di ricarica in aree urbane ed extraurbane. Gli obiettivi del Piano includono attraverso l’incremento della propria base clienti: la riduzione dell’impatto ambientale associato agli spostamenti delle persone, l’incremento della customer satisfaction mettendo al centro le esigenze delle persone e la sensibilizzazione dei più giovani a questi temi, anche tramite collaborazioni specifiche con istituzioni e organizzazioni no-profit.
La strategia di riduzione delle emissioni inquinanti grazie all’utilizzo del dispositivo Telepass per il pagamento elettronico del pedaggio rientra nell’impegno più ampio assunto dal Gruppo per contrastare il cambiamento climatico. Attraverso obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale a breve, medio e lungo termine, Telepass si pone come abilitatore di una transizione verso una mobilità sempre più integrata e sostenibile, in ambito urbano ed extraurbano. Accanto al “tradizionale” servizio di telepedaggio ideato da Telepass e introdotto in Italia nel 1990, infatti, il Gruppo ha aggiunto nel tempo 30 servizi addizionali collegati ai nuovi stili di mobilità, partecipando in modo attivo a promuovere una mobilità sostenibile, dal risparmio di CO2 ottenuto evitando soste e code ai caselli, fino ai più recenti servizi integrati nell’ecosistema digitale che puntano a offrire opzioni di mobilità dolce e a favorire l’intermodalità nei contesti urbani. Un risparmio quantificato dall’Università Ca’ Foscari Venezia in oltre 72mila tonnellate di CO2 nel solo 2023 grazie al servizio di telepedaggio.
Oggi l’azienda continua a investire nello sviluppo del proprio ecosistema attraverso, ad esempio, servizi di “mobilità sostenibile”, come la ricarica per le auto elettriche, lo sharing in città e il pagamento del trasporto pubblico, promuovendo così un nuovo modo di concepire la mobilità: consapevole, innovativa e green.
- 09:58 - Allerta meteo in Emilia-Romagna e Marche, fiumi esondati e frane: treni sospesi
(Adnkronos) - Emergenza meteo oggi in Emilia Romagna, dove c'è l'allerta rossa già da quasi 24 ore, e nelle Marche. La pioggia incessante ha provocato frane e inondazioni.
Scuole di primo e secondo grado chiuse in via precauzionale a Bologna, visto il particolare innalzamento del livello del torrente Savena e non solo. Sono rimasti a casa anche gli studenti di Casaglia, Villa Teresa (Rizzoli), Beltrame (Rizzoli), Bacchi Gabelli (Bellombra), Ferrari e Pavese ( IC 13 Savena), Cremonini Ongaro (IC 19 Bellombra), Avogli (IC 8 dentro alle Carracci), Longhena (IC 19).
Restano aperti invece nidi, scuole dell’infanzia. Inoltre l'invito alle aziende e gli enti del territorio a favorire per la giornata l’utilizzo dello smart working. Cosa che faranno anche Comune di Bologna e Città metropolitana autorizzando una giornata aggiuntiva di smart working.
La situazione più critica in questo momento è nel territorio della provincia di Ravenna, dove sono in azione anche due elicotteri Drago per l’evacuazione di persone bloccate in casa dall’innalzamento del livello dell’acqua causato dall’esondazione del torrente Senio a Cotignola e del Lamone a Bagnacavallo in località Traversara. A Casola Valsenio interventi in atto per diverse frane che hanno ostruito strade di collegamento.
Nella provincia di Forlì Cesena i soccorritori acquatici del Corpo nazionale hanno operato in via Zignola, a Forlì, per evacuare 14 persone, di cui 7 disabili in una residenza sanitaria, ed un centinaio di animali minacciati dall’acqua. Sempre a Forlì, nel quartiere di San Benedetto, in via Pelacano e in via Isonzo le squadre stanno operando per assistenza a persone in difficoltà per allagamenti e per il soccorso ad automobilisti in panne.Maltempo: sindaco Ravenna, 'preoccupa tenuta argini fiumi, attenzione su canali'
''La situazione durante la nottata è stata molto molto difficile, principalmente sul fiume Montone e Lamone, con livelli idrometrici molto molto elevati che ora stanno raggiungendo il loro picco, sia sul Lamone,, a Mezzano, dove siamo ormai prossimi al picco che è più o meno dello stesso livello del 3 maggio dell'anno scorso, quindi è un livello che gli argini in quel punto sono in grado di contenere, stessa cosa vale per il Montone, a Ponte Vico, dove abbiamo già raggiunto il culmine e ora abbiamo iniziato una lieve discesa'', ha riferito il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, facendo un punto sulla situazione maltempo.
''Quindi sul versante dei fiumi, in questo momento, la preoccupazione non è tanto sul fatto che il livello superi gli argini ma è sulla tenuta degli argini e in questo momento ci sono forti criticità soprattutto nel Lamone sia lato nord, lato Bagnacavallo, per capirci, sia lato sud, cioè lato Russi-Ravenna e quindi stiamo tenendo monitorati fortemente tutti gli argini per capire se ci possono essere delle criticità.Parallelamente a Forlì, il fiume Montone ha rotto in due punti, sia in destra che in sinistra idraulica e quindi stanno uscendo importanti quantitativi d'acqua che interessano la rete dei canali''.
''Ora questo è il cambio di fase dell'alluvione, un po' come purtroppo è stato un anno fa, dove nella prima fase la minaccia arriva dai fiumi e nella seconda fase la minaccia arriva dai canali. In questo momento le due rotture dei fiumi sovraccaricano sia la zona delle Ville disunite e quindi tutta la zona che è fra il Ronco e il Montone e una parte il sistema della cupa Magni e quindi anche la zona di Russi e poi conseguentemente quella di Villanova e poi fino ad arrivare a Fornace. Quindi al momento stiamo tenendo monitorati i canali, ma è fondamentale che anche i cittadini che abitano a nord e a sud del fiume Montone, quindi sia nella zona fra i due fiumi, Ronco e Montone, sia nella zona a nord fino ad arrivare appunto a Fornace, prestino la massima attenzione perché a seconda della capacità dei canali di gestire quest'acqua in uscita dai bacini possiamo non possiamo avere dei problemi anche in queste zone come purtroppo è accaduto un anno fa''. Per De Pascale'' in questo momento, oltre a continuare a prestare attenzione per il livello dei fiumi, dobbiamo iniziare a prestare forte attenzione anche allo stato dei canali''.
La situazione resta critica anche a Faenza dove ci sono state esondazioni. ''Ancora una volta, uno dei problemi più grandi è il Torrente Marzeno'': è il bilancio alle 4 di questa mattina fatto in un video dal sindaco Massimo Isola.
''Nonostante gli sforzi per contenerlo, ha esondato nelle case delle zone di via San Martino e di via Cimatti. I Vigili del Fuoco e gli operatori di soccorso - informa il primo cittadino - sono sul posto per assistere la popolazione. L'onda di piena sta transitando verso la campagna a valle di Faenza. Il livello dei fiumi rimane molto alto e, di conseguenza, richiede il massimo livello di allerta, soprattutto vicino alle arginature. Abbiamo riscontrato esondazioni nelle zone di via Saldino e del Ponte della Castellina. I tecnici sono già al lavoro. Ha piovuto tanto e continuerà a piovere per tutta la giornata''.
''Con il livello dei fiumi alto, è entrato in crisi il sistema fognario, causando allagamenti localizzati in alcune strade della città. Stiamo lavorando per risolverle e per mettere in sicurezza tutte le situazioni pericolose. Siamo ancora in allerta rossa. Come sempre raccomando la massima prudenza. Non spostatevi in auto. Non andate in cantine o locali interrati. Restate ai piani alti'', raccomanda.
Dopo l'esondazione del Senio, la situazione del fiume a Castel Bolognese invece ''sta molto lentamente migliorando'', ha affermato il sindaco di Castel Bolognese Luca Della Godenza. ''La portata del Senio - si legge sui social - rimane tuttavia molto alta ed occorre prestare ancora la massima attenzione e non avvicinarsi per nessun motivo al fiume''. ''Rimane chiusa la viabilità sulle seguente strade: Strade chiuse 1) Via Biancanigo da via Emilia; 2) Strada provinciale 66 tra via Casolana e via Biancanigo; 3) SP 111 tra via Casolana e via Biancanigo; 4) sottopasso di via Canale. Ricordiamo che è vigente l'ordinanza che vieta di avvicinarsi al fiume''.
''La circolazione è ancora sospesa tra Forlì e Faenza, tra Ravenna e Castelbolognese, tra Ravenna e Ferrara, e tra Ravenna e Faenza per condizioni meteo critiche che stanno provocando il rischio di esondazione di un fiume. I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono subire limitazioni di percorso o cancellazioni ed essere instradati sul percorso alternativo. Si consiglia di riprogrammare il viaggio''. Lo comunica Trenitalia facendo il punto alle 7.30 della situazione provocata dal maltempo in Emilia Romagna.
Strade allagate ad Ancona dove, per il maltempo che sta colpendo le Marche, è straripato il torrente Aspio. Lo comunica il sindaco Daniele Silvetti. ''E’ chiusa la strada di San Biagio e gran parte di quelle della zona Aspio''. I vigili del fuoco hanno portato a termine da ieri 300 soccorsi. Le squadre hanno operato stanotte ad Ascoli Piceno, nella località di Ponterotto tra San Benedetto del Tronto e Acquaviva Picena, per il soccorso ad automobilisti in difficoltà per acqua e fango lungo la carreggiata della SP36. Svolti soccorsi per allagamenti anche nelle zone di Cupra Marittima e Grottammare.
Ad Ancona nella tarda serata di ieri sono state evacuate 6 famiglie a Osimo per una frana che minacciava l’abitato in via Montecesa. Per l’esondazione del torrente Arzilla, in provincia di Pesaro Urbino è interrotta la viabilità sulla SP 144.
Potenziato in il dispositivo di soccorso del Corpo nazionale con l’invio di personale esperto nel soccorso acquatico e fluviale dalla Lombardia, Toscana e Campania.
''A causa delle attuali condizioni di maltempo, alle 7:40 circa, sulla A14 Bologna-Taranto, sono state disposte le temporanee chiusure del tratto compreso tra Loreto e Ancona nord in direzione Bologna e della stazione di Ancona sud in uscita per entrambe le provenienze e in entrata verso Pescara.In alternativa, a chi da Bari/Pescara è diretto verso Bologna, si consiglia di percorrere la A25 Torano-Pescara e la A24 Roma-Teramo per poi proseguire sulla A1 Milano-Napoli in direzione nord. Contestualmente, sulla D14 Diramazione di Ravenna, sono stati temporaneamente chiusi gli svincoli di Cotignola e Lugo in uscita da entrambe le provenienze Ravenna/Bologna, a causa dei disagi provocati dalle precipitazioni sulla viabilità ordinaria''.
''Per quanto riguarda la chiusura dell’entrata di Cesena sulla A14 Bologna-Taranto, nel corso della giornata di ieri sono state portate a termine le verifiche tecniche resesi necessarie per valutare l’entità dei danni conseguenti le forti piogge.In particolare, uno smottamento del rilevato ha interessato una delle rampe di immissione, motivo per il quale, a titolo precauzionale, è stato necessario disporre la chiusura dell’entrata in direzione Bologna.L’intervento per il definitivo ripristino è stato già avviato, tuttavia, per l’intera durata dei lavori che al momento è stimata in circa due settimane, per favorire il flusso veicolare nelle fasce orarie di punta, l’ingresso di Cesena in direzione Bologna sarà aperto dalle 9 alle 19 per i soli veicoli con massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 t, compresi gli autobus.Dalle ore 19 e fino alle ore 9 del giorno successivo, l’ingresso in direzione Bologna tornerà ad essere chiuso per tutti i veicoli.Al fine di garantire il rispetto del provvedimento, sul posto sarà presente un presidio permanente della Polizia Stradale.Fino al termine dei lavori di ripristino, ai mezzi pesanti che da Cesena sono diretti verso Bologna si consiglia di utilizzare l’entrata di Cesena Nord. Stesso consiglio per tutti gli utenti in entrata a Cesena e diretti verso Bologna nelle fasce orarie comprese tra le 19 e le 9''.
- 09:37 - Allerta meteo in Emilia-Romagna e Marche, fiumi esondati e frane: treni sospesi
(Adnkronos) - Emergenza meteo oggi in Emilia Romagna, dove c'è l'allerta rossa già da quasi 24 ore, e nelle Marche. La pioggia incessante ha provocato frane e inondazioni.
Scuole di primo e secondo grado chiuse in via precauzionale a Bologna, visto il particolare innalzamento del livello del torrente Savena e non solo. Sono rimasti a casa anche gli studenti di Casaglia, Villa Teresa (Rizzoli), Beltrame (Rizzoli), Bacchi Gabelli (Bellombra), Ferrari e Pavese ( IC 13 Savena), Cremonini Ongaro (IC 19 Bellombra), Avogli (IC 8 dentro alle Carracci), Longhena (IC 19).
Restano aperti invece nidi, scuole dell’infanzia. Inoltre l'invito alle aziende e gli enti del territorio a favorire per la giornata l’utilizzo dello smart working. Cosa che faranno anche Comune di Bologna e Città metropolitana autorizzando una giornata aggiuntiva di smart working.
La situazione più critica in questo momento è nel territorio della provincia di Ravenna, dove sono in azione anche due elicotteri Drago per l’evacuazione di persone bloccate in casa dall’innalzamento del livello dell’acqua causato dall’esondazione del torrente Senio a Cotignola e del Lamone a Bagnacavallo in località Traversara. A Casola Valsenio interventi in atto per diverse frane che hanno ostruito strade di collegamento.
Nella provincia di Forlì Cesena i soccorritori acquatici del Corpo nazionale hanno operato in via Zignola, a Forlì, per evacuare 14 persone, di cui 7 disabili in una residenza sanitaria, ed un centinaio di animali minacciati dall’acqua. Sempre a Forlì, nel quartiere di San Benedetto, in via Pelacano e in via Isonzo le squadre stanno operando per assistenza a persone in difficoltà per allagamenti e per il soccorso ad automobilisti in panne.
''La situazione dei fiumi Lamone e Montone è sempre più preoccupante e stiamo assistendo a una serie di tracimazioni nei comuni limitrofi a Ravenna, sia in destra che in sinistra di tutti e due i fiumi'', ha detto in un video sui social il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale. ''Per questo ho emanato un’ordinanza che chiede immediatamente alle persone laddove possibile di recarsi ai piani alti lungo l’asse del Lamone e lungo l’asse del Montone, a partire dai territori di monte più vicini ai comuni di Forlì, Russi e Bagnacavallo, e progressivamente nelle prossime ore verso il mare''. ''Laddove le persone non si potessero recare ai piani più alti c’è un ordine di evacuazione dei territori limitrofi appunto ai fiumi Montone e Lamone e al tal fine abbiamo aperto l’hub di protezione civile del Pala De Anrè dove potrete trovare una soluzione di sicurezza. Ripeto, massima attenzione. I livelli sono rossi, molto molto alti, e quindi il rischio per tutte le zone limitrofe al Montone e al Lamone è molto elevato''.
La situazione resta critica anche a Faenza dove ci sono state esondazioni. ''Ancora una volta, uno dei problemi più grandi è il Torrente Marzeno'': è il bilancio alle 4 di questa mattina fatto in un video dal sindaco Massimo Isola.
''Nonostante gli sforzi per contenerlo, ha esondato nelle case delle zone di via San Martino e di via Cimatti. I Vigili del Fuoco e gli operatori di soccorso - informa il primo cittadino - sono sul posto per assistere la popolazione. L'onda di piena sta transitando verso la campagna a valle di Faenza. Il livello dei fiumi rimane molto alto e, di conseguenza, richiede il massimo livello di allerta, soprattutto vicino alle arginature. Abbiamo riscontrato esondazioni nelle zone di via Saldino e del Ponte della Castellina. I tecnici sono già al lavoro. Ha piovuto tanto e continuerà a piovere per tutta la giornata''.
''Con il livello dei fiumi alto, è entrato in crisi il sistema fognario, causando allagamenti localizzati in alcune strade della città. Stiamo lavorando per risolverle e per mettere in sicurezza tutte le situazioni pericolose. Siamo ancora in allerta rossa. Come sempre raccomando la massima prudenza. Non spostatevi in auto. Non andate in cantine o locali interrati. Restate ai piani alti'', raccomanda.
Dopo l'esondazione del Senio, la situazione del fiume a Castel Bolognese invece ''sta molto lentamente migliorando'', ha affermato il sindaco di Castel Bolognese Luca Della Godenza. ''La portata del Senio - si legge sui social - rimane tuttavia molto alta ed occorre prestare ancora la massima attenzione e non avvicinarsi per nessun motivo al fiume''. ''Rimane chiusa la viabilità sulle seguente strade: Strade chiuse 1) Via Biancanigo da via Emilia; 2) Strada provinciale 66 tra via Casolana e via Biancanigo; 3) SP 111 tra via Casolana e via Biancanigo; 4) sottopasso di via Canale. Ricordiamo che è vigente l'ordinanza che vieta di avvicinarsi al fiume''.
''La circolazione è ancora sospesa tra Forlì e Faenza, tra Ravenna e Castelbolognese, tra Ravenna e Ferrara, e tra Ravenna e Faenza per condizioni meteo critiche che stanno provocando il rischio di esondazione di un fiume. I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono subire limitazioni di percorso o cancellazioni ed essere instradati sul percorso alternativo. Si consiglia di riprogrammare il viaggio''. Lo comunica Trenitalia facendo il punto alle 7.30 della situazione provocata dal maltempo in Emilia Romagna.
Strade allagate ad Ancona dove, per il maltempo che sta colpendo le Marche, è straripato il torrente Aspio. Lo comunica il sindaco Daniele Silvetti. ''E’ chiusa la strada di San Biagio e gran parte di quelle della zona Aspio''. I vigili del fuoco hanno portato a termine da ieri 300 soccorsi. Le squadre hanno operato stanotte ad Ascoli Piceno, nella località di Ponterotto tra San Benedetto del Tronto e Acquaviva Picena, per il soccorso ad automobilisti in difficoltà per acqua e fango lungo la carreggiata della SP36. Svolti soccorsi per allagamenti anche nelle zone di Cupra Marittima e Grottammare.
Ad Ancona nella tarda serata di ieri sono state evacuate 6 famiglie a Osimo per una frana che minacciava l’abitato in via Montecesa. Per l’esondazione del torrente Arzilla, in provincia di Pesaro Urbino è interrotta la viabilità sulla SP 144.
Potenziato in il dispositivo di soccorso del Corpo nazionale con l’invio di personale esperto nel soccorso acquatico e fluviale dalla Lombardia, Toscana e Campania.
- 09:28 - Giubileo, Pompei (Deloitte): "Occasione per concentrare l'attenzione sulle grandi sfide della società"
Roma, 19 set. (Adnkronos) - "Le grandi sfide che abbiamo cercato di enunciare vanno da quelle storiche della povertà, della fame nel mondo, dei flussi migratori, delle guerre, alle nuove sfide che sono i cambiamenti climatici, l'invecchiamento della popolazione, la concentrazione della ricchezza. Siamo in un periodo molto difficile e se da un lato non stiamo affrontando nel migliore dei modi queste grandi problematiche, dall'altro c'è una speranza, i giovani, che ritengono che siamo ancora in tempo per fare qualcosa, per affrontare al meglio queste sfide. Questo ottimismo non è condiviso dai più anziani". Lo ha detto Fabio Pompei, Ceo Deloitte Central Mediterranean, durante l'evento 'Giubileo 2025 - 100 giorni all’apertura della Porta Santa', presso la sede Deloitte di Via Vittorio Veneto a Roma, durante il quale è stata presentata la ricerca Deloitte 'Globalizzare la solidarietà'.
"L'obiettivo che ci siamo posti con lo studio, e tutta la collaborazione che abbiamo avviato con il Dicastero per l’Evangelizzazione, è stato quello di cercare di stimolare l'attenzione di tutti su queste tematiche. L'evento del Giubileo - ha aggiunto - sarà un'occasione per concentrare l'attenzione e stimolare un dibattito, una discussione per trovare delle vie, delle azioni per affrontare nel modo migliore possibile ognuna di queste sfide. Come Advisor strategico cerchiamo di dare il nostro supporto di competenze nella gestione dei grandi eventi, sono attesi 30 milioni di visitatori nella città di Roma, quindi tutto questo comporta una serie di problematiche. Noi cerchiamo di dare ovviamente il nostro supporto di competenze, di know-how, di esperienza che abbiamo maturato nel passato", ha concluso Pompei.