di Leonardo Corbo

È incredibile che giornalisti, medici, politici vengano diffamati, insultati, minacciati, picchiati e lo Stato, passivamente, subisce. Cos’altro deve accadere? Cos’altro deve accadere perché questa gente non possa circolare liberamente come chi rispetta un essere umano e le leggi? Cos’altro deve accadere affinché venga punito chi non rispetta la dignità di un giornalista che, svolgendo il suo lavoro, si prende un cazzotto in volto? Cos’altro deve accadere affinché si possa applicare a pieno la legge?

Dall’altro canto, se ci rendiamo conto di quale sia il contenuto della “norma illiberale”: la norma che priva di ogni libertà personale, la norma che – addirittura – crea, organizza manifestazioni di piazza; la norma che – soprattutto – non ti consente di mangiare dentro al ristorante (perché arriva l’autunno, inizia il freddo, e nessuno vuole mangiare al freddo e al gelo una squisita pizza margherita); è semplicemente quella che obbliga l’utilizzo del green pass. Ma siamo seri?

Innanzitutto non ci hanno chiesto di invadere l’Etiopia o di nuotare nel Pacifico, ma solo di inocularci un vaccino (che tra l’altro riduce la possibilità di finire in ospedale, se si viene a contatto col virus). Chiunque abbia partorito il ghiribizzo di non vaccinarsi, eseguisse il tampone. In questo modo avrà la possibilità di mangiare al ristorante, viaggiare sui treni. E la si smettesse di protestare per ragioni tanto inutili quanto ridicole!

Io mi chiedo perché questo Paese sia così. Abbiamo dei problemi notevoli. La pandemia ha allargato la forbice sociale: ci sono sempre più poveri e la classe media è scomparsa. Ciononostante c’è una destra (Italia viva compresa) che chiede a gran voce l’eliminazione del Reddito di cittadinanza a dimostrazione della totale disconnessione con la realtà.

Protestate per l’articolo 18, protestate per inserire il salario minimo, protestate affinché la corruzione e l’evasione fiscale vengano punite con la galera, protestate affinché il ddl Zan venga introdotto, protestate perché teniamo a casa i fascisti e non gli afghani che scappano da una vera e propria dittatura. Protestate, sì. Ma protestate per ragioni serie. Un’estate intera a sentir parlare di green pass, a sentir parlare di virologia e infettivologia da chi non ha mai aperto un libro di medicina (me compreso), a sentir menzionare loschi documenti e informazioni lette su “ciao.net”.

È legittimo, sia chiaro, esprimere dei dubbi in maniera garbata sulle modalità d’uso del green pass e comprendere chi ha leggermente paura del vaccino; tuttavia, andare oltre è assolutamente inaccettabile. Il dibattito pubblico, a oggi, è diventato sterile, petulante e noioso.

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