E’ atterrato alle 8.04 all’aeroporto di Fiumicino l’ultimo volo italiano partito ieri pomeriggio da Kabul con a bordo civili afghani, il console Tommaso Claudi, l’ambasciatore Stefano Pontecorvo, Senior Civilian Representative della Nato in Afghanistan, e i Carabinieri del Tuscania che erano rimasti ancora sul posto. Ad accoglierli il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Il Boeing 767, che ha fatto scalo a Kuwait city, aveva a bordo 110 persone, tra le quali gli ultimi 58 cittadini afghani evacuati. “Finisce la prima fase, ora inizia la fase più difficile”. ha detto Di Maio. “Ci sono tanti cittadini afghani che aspettano ancora di essere evacuati: non possiamo più farlo coi ponti aerei che abbiamo visto in questi giorni ma siamo pronti con le Nazioni Unite e con i paesi limitrofi all’Afghanistan a lavorare per garantire a queste persone che hanno collaborato con noi in questi 20 anni di poter avere la stessa possibilità che hanno avuto i quasi 5mila cittadini afghani che abbiamo evacuato in questi giorni”.

Di Maio ha sottolineato che quelle quasi 5mila persone fanno dell’Italia “il primo Paese dell’Ue per cittadini afghani evacuati“. Il titolare della Difesa, Lorenzo Guerini, venerdì sera aveva spiegato che sono state “evacuate 5.011 persone di cui 4.890 afghani grazie alla missione Aquila Omnia. Tra di loro 1.301 donne e 1.453 bambini”. Tutti sono stati sottoposti a tamponi come è stato per tutti gli arrivi nel terminal dedicato nel corso del ponte aereo dall’Afghanistan. Nutrito il dispositivo delle forze dell’ordine dentro e fuori il terminal, all’esterno del quale stazionano mezzi dell’Esercito e della Guardia di finanza per i trasferimenti.

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