La penuria di semiconduttori, che avrebbe dovuto essere provvisoria, continua a funestare l’industria automobilistica. Oggi i dipendenti degli stabilimenti francesi di Rennes la Janais e Sochaux di Stellantis sono stati informati che l’attività produttiva è sospesa a seguito della carenza di microchip. Lo si legge sulla stampa francese. A Rennes la Janais l’arresto delle produzioni durerà da martedì 23 a venerdì 27 agosto, dopo la chiusura di 3 settimane per le ferie estive.

“Un produttore di semiconduttori in Malesia – spiega il sindacalista Laurent Valy della Cfdt, segretario del Comitato Sociale ed Economico dello stabilimento di Rennes – è interessato da un focolaio di coronavirus e il nostro fornitore polacco di Bsi (centraline intelligenti per motori, ndr) non riesce più a consegnarci i pezzi”. Risultano colpiti dallo stesso problema anche i siti di Mulhouse (Francia) ed Eisenach (Germania).

La giapponese Toyota, primo produttore globale insieme a Volkswagen, ha annunciato un taglio del 40% della sua produzione globale proprio a causa della carenza di chip, sebbene sulla decisione della casa giapponese influiscano anche il continuo aumento dei costi dei trasporti marittimi e nuove chiusure dovute alle pandemia. Per la stessa ragione, da lunedì prossimo, la statunitense Ford fermerà la sua linea di assemblaggio di pick up di Kansas City.

Articolo Precedente

Fed, Cina e variante Delta, il tris che deprime borse e materie prime. Milano chiude a – 1,6%. Male i titoli del lusso

next
Articolo Successivo

Anche Volkswagen colpita dalla crisi dei semiconduttori. Stabilimenti ripartono ma a ritmo ridotto

next