“DURIGON FUORI DAL GOVERNO!” – FIRMA LA NOSTRA PETIZIONE SU CHANGE.ORG

Pure Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera, chiede le dimissioni di Claudio Durigon da sottosegretario del governo di Mario Draghi. “In questo Paese il rischio di un revisionismo storico che attenui o neghi le responsabilità del fascismo e del nazismo è sempre presente. Per questo il sottosegretario leghista Durigon che inneggia ad un Mussolini non può rimanere al governo e deve dimettersi subito. Per questo Andrea De Pasquale non può essere capo dell’archivio centrale dello Stato dopo aver esaltato la figura di Pino Rauti, capo indiscusso e chiacchierato del neo fascismo italiano”, dice il deputato del M5s. Che dunque paragona il caso del sottosegretario che ha proposto di revocare l’intitolazione di un parco di Latina a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per dedicarlo ad Arnaldo Mussolini, a quello del direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma in lizza per andare a dirigere l’Archivio Centrale dello Stato.

“Non si tratta di questioni di bandiera ma di un tema politico e culturale profondo e di rispetto dei principi Costituzionali. Occorre che si assumano posizioni chiare e nette sul fascismo e sulla sua velata apologia di ritorno ”, dice il presidente della commissione Giustizia. Ieri ha intervenire ancora una volta per chiedere le dimissioni di Durigon è stato Giuseppe Conte: “Tradisce la nostra storia, tradisce le vittime più illustri della lotta alla mafia e lo fa in nome della restaurazione di quella intestazione al fratello di Mussolini. E quindi viene anche meno quel fondamento della Costituzione repubblicana che, piaccia o meno, è un fondamento antifascista. Quindi commette due gravi violazioni delle regole della nostra convivenza, che non sono accettabili”, sono le parole usate dall’ex premier e leader del M5s.

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