di Marco Maggi

Con il dl 101 del 2019 è stata sancita l’internalizzazione del Servizio Clienti Inps entro il 2022. L’operazione coinvolge circa 3500 lavoratori e un servizio strategico, come evinto chiaramente durante la pandemia. Io sono supervisore e formatore dal 2012 della commessa Inps ed Ader (Agenzia delle entrate e riscossione, ex Equitalia).

Purtroppo chi si sta occupando dal governo non ha idea, veramente, di cosa sia e di come debba essere gestito un servizio clienti e nello specifico quello oltremodo complesso di Inps. Per ora solo i sindacati stanno interfacciandosi con la commissione addetta all’internalizzazione e con il Presidente Pasquale Tridico.

Io vorrei, se possibile, poter far sentire la voce di chi da anni è a contatto con la platea degli assistiti e degli assicurati Inps, spiegare chi siamo e cosa facciamo, far capire cosa significa gestire una maternità, subito dopo un contratto di lavoro domestico, nella chiamata successiva una disoccupazione e poi una invalidità…

Dalle ultime notizie del governo, chi ha una formazione Ader oltre a quella Inps non dovrebbe essere trasferito nel passaggio del servizio in house in Inps, perché Agenzie delle Entrate e Riscossione (come soavemente Renzi ha rinominato Equitalia per poter dire di averla chiusa) non aderisce all’internalizzazione. E questo dà la misura di chi gestisce il passaggio dal governo. Vorrebbero escludere non chi fa altro, ma chi fa anche altro! Solo chi non ha idea di come funziona un servizio clienti può ragionare in detrazione su chi lavora in multitasking e questa cosa mi fa ancora più male, perché è farina del sacco M5s, di cui sono attivista ed iscritto dal 2010…

Spero con questa mia di poter avere l’occasione di poter far sentire la voce di chi questo servizio lo manda avanti da anni e, forse, dare indicazioni utili a chi volesse avere la pazienza e l’umiltà di ascoltare, per una volta, chi le cose le fa.

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