“Se buttiamo la spugna la diamo vinta a loro. Non mi arrendo, ma voglio essere tutelato”. Felice Carrabba, assessore al Verde e all’Ambiente del Comune di San Severo, in provincia di Foggia, è scosso ma non retrocede dopo l’atto intimidatorio che lo ha visto protagonista nelle ultime ore. Nella notte tra giovedì e venerdì la sua auto, parcheggiata poco distante dalla sua abitazione, è stata incendiata coinvolgendo anche un altro mezzo, di proprietà di un avvocato, parcheggiato a fianco. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno spento le fiamme e adesso gli investigatori stanno esaminando le immagini delle telecamere di sicurezza della zona. Proprio dai filmati è emerso che sono due gli uomini che hanno cosparso con del liquido infiammabile l’auto prima di darle fuoco e fuggire.

Non è la prima volta che il membro della giunta di San Severo viene minacciato per la sua attività: nei mesi scorsi era stato un ex dipendente della società impegnata nella raccolta dei rifiuti a cercare di intimidirlo. “Uno si sforza di fare del bene e denunciare qualsiasi atto malavitoso, qualsiasi forma di corruzione e malcostume con spirito di servitù nei confronti della nostra comunità. Dopo un po’ di agitazione mi rendo conto che se buttiamo la spugna la diamo vinta a loro”, ha commentato l’assessore. Secondo Carrabba, alla base delle minacce c’è un appalto per la gestione dell’igiene pubblica nell’ambito del quale si è deciso di bloccare le assunzioni del consorzio che lo ha vinto per i prossimi quattro anni: “Gestisco un assessorato molto delicato, quello all’ambiente – ha continuato – Il primo luglio scorso abbiamo aggiudicato un appalto per la gestione dell’igiene pubblica sancendo il passaggio da una società privata a un consorzio pubblico. Nel capitolato ho fatto mettere a caratteri cubitali che non avrei assunto altro personale per tutta la durata dell’appalto, ovvero quattro anni. Questa cosa può aver dato fastidio a qualcuno”.

L’assessore ha già già presentato denuncia ai carabinieri e in mattinata ha incontrato il sindaco, Francesco Miglio, per chiedere una riunione urgente con il prefetto di Foggia, Carmine Esposito. “Se devo continuare voglio essere tutelato, non voglio essere privato della mia libertà personale. È terribile svegliarsi con la puzza di plastica bruciata e le fiamme che sembrano entrarti in casa”. Il primo cittadino ha fatto arrivare immediatamente la sua risposta e si è schierato dalla parte del suo assessore: “Non perdessero tempo, noi ci fanno paura. Noi non ci fermiamo. A questi noi diciamo che, anche se stanchi e provati, noi non siamo esausti, abbiamo ancora tanta energia da spendere e lo faremo fino all’ultimo secondo del nostro mandato elettorale. Andiamo avanti”. Anche lui, come Carrabba, ha spiegato su Facebook che “di fronte a questi episodi ti viene il dubbio se davvero valga la pena dedicare il proprio tempo, le proprie energie, mettendo da parte tutto il resto (perché amministratori di una città come San Severo lo si è h24) per questa causa, il rilancio di questa terra. Dopo qualche secondo di turbamento la risposta è sì, ne vale la pena e bisogna continuare, non fermarsi, resistendo alle azioni di chi vuole che tu ti fermi, perché esausto, sfinito per le troppe umiliazioni”.

A esprimere vicinanza e solidarietà all’assessore Pd della cittadina nel Foggiano arriva anche il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta: “Vicinanza e solidarietà a Felice Carrabba, assessore all’Ambiente di San Severo, nel mirino di gravissime intimidazioni, reo solo di fare il suo dovere. Siamo con te! Chiediamo agli organi di sicurezza di vigilare e reagire e a tutti la massima solidarietà”, ha scritto sul suo profilo Twitter.

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