La seduta del Consiglio di garanzia del Senato, convocato alle 19 per decidere sul taglio dei vitalizi voluto tre anni fa dal Movimento 5 stelle, è stata rinviata al prossimo 13 luglio, per il prolungarsi della contemporanea assemblea nell’Aula di palazzo Madama. Lo ha comunicato ai componenti il presidente dell’organismo, il forzista Luigi Vitali. I grillini avevano attaccato la scelta di riunirsi proprio a quell’ora, in concomitanza con il match della Nazionale contro la Spagna: “Mentre i ragazzi di Roberto Mancini giocano, c’è chi ha deciso di dedicare il pre-partita a un tema molto amato dai politici: i privilegi”, scrivevano su Facebook.

Come da tradizione, la politica italiana ha il viziaccio di prendere le decisioni scomode quando gli italiani sono in vacanza o distratti da altro. In primo grado il partito della restaurazione aveva deciso di bocciare la nostra delibera. In serata, proprio mentre l’Italia si prepara a un evento che appassiona tutti e ci fa respirare un clima di ritrovata serenità e leggerezza, probabilmente arriverà la decisione finale”, proseguiva il post. La delibera del Consiglio di presidenza del Senato, nel 2018, aveva sforbiciato l’assegno di 700 ex senatori, ricalcolandolo al ribasso per adeguarlo al metodo contributivo.

Già nel corso del pomeriggio, anche per effetto delle polemiche, l’ipotesi-rinvio si era fatta di ora in ora più consistente. A “pesare” anche l’ordine del giorno, con il tema vitalizi fissato al terzo punto e la semifinale degli Europei a incombere. Il Consiglio di garanzia è composto da cinque senatori: oltre al presidente azzurro Vitali, ci sono due esponenti della Lega, Pasquale Pepe e Ugo Grassi, uno di Fratelli d’Italia, Alberto Balboni, e uno del Partito democratico, Valeria Valente. È l’organo di appello della Commissione contenziosa, formata da tre senatori, che nel giugno 2020 avevano già bocciato il taglio dei vitalizi accogliendo il ricorso di alcuni ex parlamentari, decisione poi impugnata dalla Segreteria generale di palazzo Madama.

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