Gli studenti universitari italiani potranno continuare a studiare all’estero grazie al programma Erasmus+. Il Parlamento europeo ha quasi raddoppiato la più importante voce di spesa comunitaria dedicata alla mobilità internazionale: nel periodo 2021-2027 saranno utilizzabili oltre 28 miliardi di euro, rispetto ai sette anni precedenti in cui il tetto era fissato a 14,7 miliardi. “Il nuovo Erasmus+ sarà esteso, per permettere agli studenti dei programmi d’insegnamento per adulti di trascorrere fino a sei mesi in un altro paese dell’Unione. Ciò aiuterà le persone di ogni età e provenienza ad acquisire nuove competenze lavorative e di vita“, comunica il Parlamento europeo in una nota. “Il nuovo Erasmus+ sarà più semplice e gestibile, con sistemi informatici più agevoli da usare e meno pratiche amministrative”.

Il raddoppio dei finanziamenti è una notizia positiva per l’Italia, che è già uno dei paesi più virtuosi a livello europeo nell’utilizzo dei fondi. Insieme a Francia e Germania il nostro Paese ha infatti speso ben il 99,94% dei fondi a disposizione, erogati attraverso l’agenzia nazionale Erasmus+ Inapp, responsabile dell’ambito Istruzione e formazione professionale del Programma. Soddisfatto anche il relatore del provvedimento Milan Zver, eurodeputato sloveno del Ppe: “Erasmus+ è uno dei programmi dell’Ue con il finanziamento significativamente più alto e include molti cambiamenti e miglioramenti sostanziali, in modo da poter continuare a rafforzare il senso di appartenenza europeo e offrire migliori opportunità di lavoro ai cittadini dell’Unione”.

L’idea del Parlamento Ue è di creare un progetto di internazionalizzazione in grado di offrire l’accesso all’apprendimento e alla mobilità per le persone che storicamente hanno avuto meno possibilità di parteciparvi, aprendo così anche a soggetti costretti in condizioni di povertà o condizionati dalle disabilità. Per chi non dovesse avere mezzi sufficienti a coprire i costi iniziali di partecipazione al programma sono previste sovvenzioni supplementari, compresi anticipi sulle spese. Le domande con costi più elevati legati a misure a garanzia dell’inclusione non potranno essere respinte.

I fondi Erasmus+ aprono a diversi progetti di internazionalizzazione. Ad esempio l’iniziativa DiscoverEU, che offre ai giovani l’opportunità di richiedere un pass gratuito per viaggiare in Europa a scopo didattico: utile per chi volesse, ad esempio, frequentare un corso intensivo di lingua. L’iniziativa Università europee consentirà invece agli studenti di laurearsi combinando gli studi in diversi paesi dell’Ue, un’ulteriore passo avanti rispetto al double degree (il doppio titolo di laurea), che in Italia rimane comunque prerogativa di pochissimi atenei. La terza iniziativa, Centri di eccellenza professionale, creerà ecosistemi di competenze locali, collegati a livello internazionale. Tra i progetti finanziati con i fondi di Erasmus+ in Italia è nato anche Global Thesis, il progetto di mobilità internazionale che permette ai laureandi di preparare la tesi di laurea con in un Ateneo straniero.

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