Il legale nominato per fare il curatore speciale dell’associazione Movimento 5 stelle aveva chiesto a Rousseau l’elenco degli iscritti. Ma non aveva alcun titolo per farlo. Per questo motivo il tribunale di Cagliari ha deciso di revocare il mandato all’avvocato Silvio Demurtas per sostituirlo con un altro legale, sempre cagliaritano, Gianluigi Perra. “L’attività demandata all’avvocato Silvio Demurtas con la nomina a curatore speciale dell’Associazione Movimento Cinque Stelle è limitata alla rappresentanza della predetta Associazione nel procedimento di impugnazione della delibera di esclusione dell’associata Carla Cuccu da costei intrapreso”, si legge nel documento dei giudici sardi, diffuso dall’Adnkronos- “Esula, quindi, dallo spettro dei poteri esercitabili dal curatore speciale quello in concreto esercitato con la richiesta alla Associazione Rousseau” volto alla consegna degli elenchi degli iscritti “o, addirittura, ad indire le elezioni in seno all’associazione“. Insomma Demurtas pare essersi mosso più da capo politico che da curatore speciale. “Al riguardo – continua il tribunale – si rileva che l’accertato travisamento dei principi che regolano l’istituto e l’esercizio di poteri che vanno ben oltre quelli previsti dalla norma e dal decreto di nomina costituiscono altrettanti significativi elementi di un esercizio non corretto delle funzioni di curatore speciale processuale con un evidente pregiudizio per l’interesse del rappresentato”.

La nomina del tribunale risale al febbraio scorso. Secondo il tribunale di Cagliari, infatti, il Movimento 5 selle è “rimasto privo di rappresentanza legale” da quando gli iscritti alla piattaforma Rousseau avevano votato per la modifica dello statuto del M5s, introducendo un Comitato direttivo di cinque membri al posto del Capo politico, con tutte le funzioni di rappresentanza legale. Il Comitato direttivo non è stato ancora eletto, e per questo motivo quel giorno era intervenuto Beppe Grillo, con un post su facebook in cui in pratica confermava Vito Crimi come capo politico ad interim. Il tribunale però non la pensa così: per questo aveva nominato un curatore speciale. La prima sezione civile aveva deciso su istanza dalla consigliera regionale della Sardegna Carla Cuccu che il 27 gennaio scorso era stata espulsa dal Movimento con provvedimento firmato dallo stesso Crim. Nell’istanza per la nomina del curatore, firmata dagli avvocati Patrizio Rovelli e Lorenzo Borrè, si faceva presente che “fino al 16 febbraio la rappresentanza legale del Movimento competeva all’organo Capo politico, senonché con delibera del 17 febbraio l’assemblea degli iscritti ha modificato lo statuto abolendo tale organo e sostituendolo con il Comitato direttivo”. Ma, “senza che si sia proceduto contestualmente alla nomina dei cinque componenti, né prevista una norma transitoria che prevedesse a quale organo affidare la rappresentanza legale”. Insomma, secondo gli avvocati si è verificata una vacatio dei poteri di legale rappresentanza, ha spiegato Carla Cuccu, che ha chiesto la nomina di un curatore speciale proprio per poter “correttamente instaurare il contenzioso giudiziario“.

Articolo Precedente

La commissione contro l’odio si riunisce per la prima volta. Segre: “Giornata attesa da 82 anni”

next
Articolo Successivo

Sostegni bis, Draghi: “Rimbalzo Pil già in questo trimestre, ma per crescita serve il Pnrr. Altri decreti? Riapertura è miglior sostegno”

next