Prosegue il conto alla rovescia verso nuove riaperture: da inizio giungo l’Italia comincerà a popolarsi di zone bianche, ma entro il 21 giugno tutte le Regioni potrebbero trovarsi nella fascia senza restrizioni, in cui restano in vigore soltanto le regole base, come l’obbligo della mascherina, il distanziamento, areazione e sanificazione. Intanto, data la road map stabilita dal governo Draghi, il settore dei matrimoni sa che ripartirà il 15 giugno ma non sa ancora come: venerdì è attesa la decisione del Comitato tecnico scientifico.

Con il nuovo monitoraggio settimanale anche la Valle D’Aosta, unica regione ancora in arancione, si aggiungerà da lunedì alle regioni gialle. E, tenendo conto soprattutto delle ospedalizzazioni e dell’indice dei contagi, per alcune Regioni (che hanno già meno di 50 casi su 100mila) è partito il countdown di tre settimane: il monitoraggio del 4 giugno potrebbe decretare il bianco per Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise. La settimana successiva potrebbe essere il turno di Liguria, Veneto e Abruzzo. E così a seguire il resto del Paese che potrebbe finire nella zona a più basso rischio entro la fine di giugno, probabilmente il 21, escluse forse le tre regioni che hanno al momento il livello di incidenza più alto: Valle d’Aosta (156), Basilicata (120) e Campania (146).

Intanto, con la ripartenza del settore wedding il 15 giugno, nelle prossime ore il Cts si pronuncerà sui nuovi protocolli per il settore, anche alla luce dell’entrata in vigore del ‘green pass‘ obbligatorio per l’accesso al locale: fermo restando l’utilizzo di mascherine e il distanziamento tra le persone e tra i tavoli, l’ipotesi più probabile sarà quella di non limitare il numero degli invitati nei ricevimenti all’aperto e di stabilire una quota massima solo per i locali al chiuso. Al vaglio del Cts anche il documento delle organizzazioni del settore che propongono, tra l’altro, l’istituzione di un ‘covid manager‘ ogni 50 ospiti, l’esenzione dalla mascherina quando c’è il distanziamento e nuove modalità di servizio, con buffet a monoporzione.

I governatori hanno infine aggiornato il documento sulle linee guida da sottoporre al Governo, con il capitolo che riguarda sagre e fiere: “In considerazione del contesto, tutti i visitatori devono indossare la mascherina a protezione delle vie aeree” e – prevede il documento – nel caso di acquisti resta obbligatoria la disinfezione delle mani prima della manipolazione della merce. Le novità riguardano anche il nuovo protocollo delle Regioni sulle sale giochi, in cui si prevede l’utilizzo obbligatorio della mascherina e la sanificazione delle macchinette, e dei corsi di formazione.

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