Il disegno di legge contro l’omotransfobia fa un altro passo avanti a Palazzo Madama. Dopo le settimane di ostruzionismo del Carroccio, oggi la commissione Giustizia ha deciso che il ddl già approvato alla Camera sarà discusso “da solo” e non accorpato agli altri disegni di legge come invece volevano le destre. La maggioranza a questo proposito si è spaccata: 12 voti favorevoli e 9 contrari (Lega, FdI e parte di Forza Italia). Saranno quindi disgiunte le altre 4 proposte (due del M5s, una del Pd e una del gruppo delle Autonomie) che erano state accorpate e calendarizzate la settimana scorsa.

“Dopo un’ora di lunga discussione sulla mia proposta di disgiungere gli altri 4 ddl dal disegno di legge Zan, finalmente abbiamo votato e ottenuto la disgiunzione”, ha detto Alessandra Maiorino, senatrice del M5s e membro della commissione Giustizia di Palazzo Madama, al termine della seduta. “Per ora questo è un buon risultato, anche se non finisce qui perché c’è questo disegno di legge proposto dal centrodestra, adesso vediamo..”, ha detto. “Per quel che ne so, l’abbinamento non è automatico, potrebbe chiederlo il centrodestra, in ogni caso lo valuta la commissione. Dopo la nostra richiesta di disgiungere i testi, si è aperta una discussione molto accesa sulla legittimità della richiesta. Secondo alcuni era inusitata, mentre è assolutamente normale. Si è discusso a lungo finché il presidente di commissione si è deciso a farci votare ed è finita con la maggioranza di 12 a 9”.

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