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Avellino, 53enne ucciso dalla figlia 18enne e dal fidanzato: non approvava la loro relazione

Le indagini si sono subito concentrate sulla figlia di Aldo Gioia, già fuggita da casa all'arrivo degli agenti, e sul suo fidanzato, un 22enne di Cervinara. I due giovani avevano avuto molteplici diverbi con il padre di lei, al quale la loro relazione non andava giù. L'aggressione, secondo quanto si apprende, è avvenuta alla presenza della moglie e dell'altra figlia dell'uomo, ritrovate sotto shock
Avellino, 53enne ucciso dalla figlia 18enne e dal fidanzato: non approvava la loro relazione
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Lo hanno ucciso a coltellate perché non approvava la loro relazione. È successo nella serata di venerdì ad Avellino, dove, secondo chi indaga, la figlia di 18 anni e il suo fidanzato di 22 hanno tolto la vita ad Aldo Gioia, di 53 anni. L’uomo, ricoverato d’urgenza all’ospedale Moscati dopo essere stato aggredito dalla coppia di ragazzi, non è sopravvissuto alle ferite riportate.

I due fidanzati sono stati trovati a casa del ragazzo dalla Squadra Mobile di Avellino e fermati per omicidio. Gioia è stato aggredito in casa sua, alla presenza della moglie e dell’altra figlia che hanno subito allertato il 118 una volta trovato l’uomo a terra in un lago di sangue. Le due donne sono state trovate in stato di shock dalla polizia che era intervenuta nell’abitazione. Le indagini si sono subito concentrate sulla figlia del 53enne, già fuggita da casa all’arrivo degli agenti, e sul suo fidanzato, un 22enne di Cervinara. I due giovani avevano avuto molteplici diverbi con il padre di lei, al quale la loro relazione non andava giù.

Ancora da accertare l’eventuale premeditazione dell’omicidio, ipotesi inizialmente battuta dagli investigatori. L’attacco col coltello potrebbe essere scaturito da un’ultima, violenta discussione.

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