Il giudice del Tribunale di Velletri ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di Lorenzo Farina e Christian Marozza, i due giovani accusati del pestaggio di un 17enne avvenuto a Colleferro sabato scorso. “Nel corso dell’udienza di convalida entrambi gli indagati hanno in sostanza ammesso gli addebiti ed hanno confermato di essersi cambiati i vestiti dopo i fatti” scrive il gip Ilaria Tarantino. I due sono accusati di lesioni gravi in concorso con l’aggravante dei motivi futili e abietti. “Farina ha dichiarato che già in precedenza, circa un mese fa, vi era stata una discussione con dei ragazzi di Segni, in particolare con un amico del 17enne del quale non si ricordava il nome per gli sguardi a loro rivolto”.

Anche Marozza durante l’interrogatorio ha “confermato che vi era già stato in precedenza una discussione con gli amici del giovane, pur non ricordando le motivazioni di tale lite. Sabato pomeriggio Farina si era avvicinato ai ragazzi di Segni e all’improvviso il 17enne aveva dato in escandescenza senza motivo. Lui lo aveva invitato a calmarsi spiegandogli che era loro intenzione chiarire pacificamente la questione. A quel punto Farina lo aveva colpito con un pugno”. Marozza, scrive ancora il gip “ha negato di aver intimato alla vittima e a suoi amici di non venire a Colleferro e da ultimo ha dichiarato di essere profondamento pentito dell’accaduto”.

Per il giudice, per altro, la richiesta di custodia cautelare da parte della Procura va accolta perché “esiste il pericolo, concreto ed attuale, che gli indagati commettono altri delitti della stessa specie e segnatamente che, ove non sottoposti a misure, possono perseverare nella realizzazione di gravi delitti con violenza alla persona”. “Ciò emerge – scrive ancora il gip – dalle specifiche modalità e circostanze del fatto e dalla personalità di indagati, desunta dalla condotta degli stessi tenuto in occasione dei fatti per cui si procede in occasione delle pregresse liti avvenute sempre per i medesimi futili motivi. Gli indagati non hanno esitato ad aggredire la vittima colpendola con un pugno sul volto e facendola rovinare per terra e facendole sbattere la testa e ed hanno poi infierito colpendola con un calcio in pieno viso mentre era per terra, ponendo in pericolo la sua integrità fisica. Il tutto per banali motivi“. Per il giudice “va osservato che gli indagati, seppure formalmente incensurati, non sono nuovi ad episodi del genere, essendo già stati coinvolti in analoghe vicende, sempre ai danni del 17enne, dei suoi amici e di altri giovani del luogo”.

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