Un tentativo di essere più inclusivi a partire dal linguaggio, ma con un errore che ha fatto fallire l’iniziativa. Nelle scorse ore la Regione Lombardia, rilanciando un bando per giovani artisti, ha infatti deciso di usare l’asterisco al posto della desinenza che indica il genere. Un espediente spesso utilizzato per riuscire a superare il binarismo maschile\femminile, ma che non è corretto in qualsiasi circostanza: nel presentare il progetto su Instagram, l’account ufficiale della Regione ha usato infatti l’asterisco per la parola “artista” che di per sé indica già sia il maschile che il femminile. La storia è stata rimossa poco dopo, ma non è sfuggita agli utenti in rete che ne hanno subito diffuso lo screen.

Il messaggio comparso sull’account recitava: “Sei un giovane artist* o fai parte di un collettivo artistico? Hai tra i 25 e i 35 anni? Sei residente o domiciliat* in Regione Lombardia?”. Se avessero voluto usare l’asterisco correttamente, sarebbe dovuto andare dopo l’articolo “un”: scrivendo “un*” l’invito sarebbe stato rivolto al genere femminile e a quello maschile come scritto dal profilo ufficiale di Regione Lombardia.

IL DISOBBEDIENTE

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