A partire da lunedì 1 febbraio (e non da domenica, come inizialmente comunicato, ndr) quasi tutta Italia sarà in zona gialla, a eccezione di Puglia, Sardegna, Umbria, Sicilia e la provincia di Bolzano che saranno in zona arancione. È questa la decisione presa dal ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base delle indicazioni della Cabina di Regia che ha analizzato l’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità. La provincia di Bolzano e la Sicilia escono quindi dalla zona rossa, dove erano finite il 17 gennaio scorso. In questo caso le nuove ordinanze saranno in vigore già da domenica 31 gennaio, mentre rimangono invariate per un’altra settimana le restrizioni in vigore in Puglia, Sardegna e Umbria. Restano in zona gialla Basilicata, Campania, Molise, provincia di Trento e Toscana, a cui ora si aggiungono dal 1° febbraio Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto e pure la Lombardia. Contrariamente a quanto trapelato nel corso della giornata, quindi, anche la Regione guidata da Attilio Fontana esce dalla zona arancione dopo il pasticcio delle scorse settimane, quando è finita per errore in zona rossa a causa dei dati incompleti inviati dalla Regione all’Iss e ne è uscita solo dopo un ricalcolo dell’Rt.

La riclassificazione delle Regioni certificata dal ministero della Salute rispecchia l’andamento della pandemia registrato dal report dell’Iss, secondo cui la situazione è in generale miglioramento in tutta Italia. L’indice Rt infatti è in discesa a 0,84 e solo in 8 Regioni i ricoveri per Covid superano la soglia critica del 40%. Gli esperti avvertono però che “l’epidemia resta in una fase delicata e un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale”. È anche per questo che inizialmente sembrava che la cabina di regia fosse intenzionata a confermare le restrizioni in vigore fino ad oggi nella maggior parte del Paese, ma alla fine la decisione definitiva è stata un’altra. Soddisfatti i governatori delle Regioni coinvolte, dopo che nel corso della giornata in molti avevano fatto trapelare il proprio malumore in caso di nuova stretta da parte del ministero.

“L’indice di trasmissione del contagio è sceso a 0,84. È un risultato incoraggiante frutto dei comportamenti corretti delle persone e delle misure di Natale che hanno funzionato“, ha commentato su Facebook Speranza. “Numerose regioni torneranno in zona gialla. Questa è una buona notizia, ma è fondamentale mantenere la massima attenzione. La sfida al virus è ancora molto complessa”, avverte. A partire da lunedì 1 febbraio, quindi, in 16 Regioni riapriranno bar, pasticcerie e ristoranti fino alle 18 e sarà consentito andare nei musei dal lunedì al venerdì (qui tutte le regole). Restano validi il divieto di spostamento tra Regioni, in vigore fino al 15 febbraio, così come il coprifuoco dalle 22 alle 5. In Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e provincia di Bolzano, invece, ci si potrà spostare solo all’interno del proprio Comune e per bar e ristoranti sarà consentito solo l’asporto o il delivery.

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