La carovana di migranti, partita nei giorni scorsi dall’Honduras con l’obiettivo di raggiungere il confine degli Stati Uniti in occasione dell’insediamento di Joe Biden, è stata respinta con la forza dal Guatemala. A colpi di manganello e con il lancio di lacrimogeni sono state bloccate le migliaia di persone, circa 7mila, che erano entrate nel Paese nei giorni scorsi, con il governo del Guatemala che ha affermato che non intende accettare “movimenti di massa illegali”.
Durante l’amministrazione Trump, in diverse occasioni sono partite queste carovane di migranti che hanno raggiunto il confine tra Messico e Stati Uniti per sfidare le politiche anti immigrazioni varate dall’amministrazione Trump. Biden ha promesso di rimuovere queste politiche ma anche esortato i migranti a non mettersi in viaggio immediatamente visto che le regole per gli ingressi nel Paese non potranno cambiare immediatamente dopo il suo giuramento mercoledì prossimo.
Poliziotti e militari guatemaltechi hanno bloccato la strada percorsa dai migranti diretti verso il confine con il Messico nei pressi del villaggio sud orientale di Vado Hondo. Ci sono stati scontri con i migranti che hanno cercato di forzare le barriere, e diverse persone sono rimaste ferite. Tra i migranti che sono stati ricoverati per le ferite, 21 sono risultati positivi al Covid, riporta il sito della Bbc.
Dopo l’intervento della polizia, molti migranti sono tornati indietro, ma altri sono fuggiti nelle montagne vicine per fare un altro tentativo. “Il messaggio del Guatemala è forte è chiaro: questo tipo di movimenti di massa illegali non saranno accettati per questo stiamo lavorando con le nazioni confinanti per affrontare questo problema regionale”, si legge in una nota della presidenza del Guatemala.
Fonti dello staff di Biden, hanno sottolineato che i migranti, che sperano che sarà di nuovo possibile con la nuova amministrazione chiedere asilo negli Usa, “devono capire che non sarà possibile entrare immediatamente negli Stati Uniti”. E che l’amministrazione intende dare la priorità alla soluzione del problema dei migranti senza documenti che già si trovano nel Paese. “I migranti e i richiedenti asilo non devono credere assolutamente a chi nella regione sta diffondendo l’idea che il confine sarà aperto e pronto ad accogliere tutti dal primo giorno”, è il monito lanciato da Susan Rice, una dei consiglieri di Biden.
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