DarkMarket, quello che secondo le fonti era il più grande mercato mondiale del dark web, è stato messo offline da un’operazione internazionale coordinata dall’Europol. Per chi non lo sapesse, il dark web è una parte di Internet nascosta e accessibile solo tramite specifici software, in cui solitamente si concentrano le attività illegali del Web, dalla vendita di farmaci alle droghe, passando per i dati sensibili, le armi e molto altro.

Durante l’operazione le forze dell’ordine tedesche hanno arrestato un cittadino australiano ritenuto l’operatore del sito illegale e hanno sequestrato 20 server che lo ospitavano, ponendo fine a quello che era diventato un focolaio di attività illegali. Prima della sua chiusura, DarkMarket era frequentato da circa 500.000 utenti e aveva consentito oltre 320.000 transazioni, secondo Europol.

Il mercato del dark web commerciava di tutto, da droghe e denaro contraffatto ai dettagli delle carte di credito e soluzioni malware. Secondo la stima di Europol, il sito ha scambiato l’equivalente di 140 milioni di euro in denaro, attraverso un mix di criptovalute tra cui bitcoin e monero. Le autorità europee prevedono di utilizzare i server DarkMarket sequestrati dall’Ucraina e dalla Moldova per indagare su acquirenti e venditori che hanno utilizzato il sito per transazioni criminali.

Le indagini su DarkMarket si sono svolte all’interno di un’operazione più ampia sulla società di web hosting Cyberbunker, che in passato ha ospitato anche server sia per The Pirate Bay che per WikiLeaks e che rappresenta quindi un punto di partenza per indagini in diverse direzioni. Su diversi siti illegali. Negli ultimi anni si è assistito a una stretta sul dark web e molti mercati illegali di grandi dimensioni sono stati chiusi e oscurati.

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