Politica

E’ morto il politologo Giorgio Galli. Esperto di partiti, teorizzò il “bipartitismo imperfetto”

Galli, nato a Milano nel 1928, ha analizzato a fondo le dinamiche del sistema politico italiano. Tra le ultime pubblicazioni: "Arricchirsi impoverendo. Multinazionali e capitale finanziario nella crisi infinita"

E’ morto oggi a Camogli (Genova), a causa di un malore improvviso, il politologo Giorgio Galli. Aveva 92 anni. A darne notizia sono fonti vicine alla famiglia. Professore, autore di numerose pubblicazioni ed editorialista per diverse testate italiane ed europee, era uno dei più affermati esperti della politica italiana. Nato a Milano nel 1928, Galli ha proposto analisi importanti sulla sinistra nel dopoguerra. Nella sua vastissima produzione, si possono annoverare anche importanti studi sul nazismo, sul totalitarismo e sulle influenze esoteriche.

Giorgio Galli è stato per oltre trenta anni professore di storia delle dottrine politiche all’Università Statale di Milano e ha dedicato gran parte dei suoi lavori all’analisi del sistema politico italiano, esplorando in particolare il complesso intreccio fra vicende e dottrine storico-politiche e tradizioni culturali antiche e profonde. E’ stato direttore della rivista “Il Mulino” dal 1965 al 1969. Moltissimi i libri che ha pubblicato, tra cui ‘ Hitler e il nazismo magico (1989), ‘La politica e i maghi. Da Richelieu a Clinton’ (1995) e, con Giuliano Boaretto, ‘Alba magica. Le elezioni italiane e il New Age della scienza politica (1996). Per Mimesis ha pubblicato ‘Storia d’Italia tra imprevisto e previsioni (2014) e ‘Arricchirsi impoverendo. Multinazionali e capitale finanziario nella crisi infinita (2018). Tanti anche i saggi sull’evoluzione della sinistra italiana e sul terrorismo.