Mentre aumentano di ora in ora i Paesi del mondo che stanno chiudendo le frontiere al Regno Unito, si è tenuto il vertice d’emergenza europeo convocato dalla presidenza tedesca di turno per “coordinare” la risposta dell’Unione alla variante del coronavirus scoperta in Inghilterra. Ad esempio dandosi regole comuni sullo stop ai voli e al traffico merci. Alla riunione hanno partecipato gli esperti che fanno parte del meccanismo di risposta alle crisi (Ipcr), un organo creato circa un anno fa proprio per coordinare le azioni europee in casi di emergenze. Le informazioni sulla mutazione del Covid sono ancora poche: diverse fonti, tra cui il ministero della Salute inglese, parlano di un tasso di contagiosità più elevato del 70% rispetto al virus principale, mentre sembra esclusa l’ipotesi che possa resistere in qualche modo ai vaccini in produzione. La nuova variante “non è fuori controllo”, è l’assicurazione che viene dall’Organizzazione mondiale della Sanità.

Secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), il nuovo ceppo del Covid-19 circola già da novembre. Tre sequenze di campioni raccolti in Danimarca e uno in Australia, infatti, sono risultate collegate al focolaio inglese causato da questa mutazione. Il che indica che si è già “verificata una sua diffusione internazionale, anche se non se ne conosce l’estensione”. L’Ecdc invita quindi le autorità sanitarie pubbliche e i laboratori di tutti i Paesi europei ad analizzare i virus isolati in modo tempestivo per identificare i casi della nuova variante. Non solo, l’Ecdc – in un documento pubblicato sul suo sito – ha anche indicato la necessità per i laboratori di ricontrollare e aggiornare i nucleotidi usati nei vari metodi diagnostici del Sars-Cov-2, quali i tamponi molecolari e i test antigenici rapidi. Secondo l’Ecdc nei test non ci si può basare solo sulla rilevazione delle varianti sul gene-S e raccomanda di avere una conferma usando il sequenziamento. Per questo va aumentata la capacità di caratterizzare il virus geneticamente e antigenicamente o di condividere con i laboratori di riferimento le sequenze isolate.

Va inoltre individuato immediatamente chi ha avuto contatti con persone positive alla nuova mutazione o ha viaggiato nelle aree colpite, in modo da testarli, isolarli e tracciare i loro contatti. A sollecitarlo è pure il presidente francese, Emmanuel Macron, che ha chiesto di “raddoppiare la vigilanza“, dopo una “mutazione problematica” del coronavirus che ha imposto la sospensione per 48 ore di tutti gli arrivi in provenienza dal territorio britannico. Il timore, infatti, è che se la variante dovesse effettivamente risultare più contagiosa, potrebbe portare velocemente a un nuovo sovraccarico degli ospedali e minare la campagna di vaccinazione in programma per fine anno.

Il Regno Unito, che domenica ha segnato un nuovo record di casi (+50% rispetto alla settimana precedente) nonostante sia uscito da poco dal lockdown nazionale, è stato costretto a stringere nuovamente le misure per le festività natalizie. E ora è alle prese con i disagi causati dallo stop internazionale dei voli: alla lista dei Paesi che hanno sbarrato le frontiere alla Gran Bretagna – Italia compresa – si aggiungono Polonia, Romania, India, Canada, Turchia, Colombia, Argentina, Hong Kong, mentre Israele ha intenzione di chiudere le porte a tutti gli stranieri. In giornata è quindi prevista una riunione del Cobra, alla presenza del premier Boris Johnson, “per discutere della situazione dei viaggi internazionali, in particolare del flusso costante di merci in entrata e in uscita dal Regno Unito”.

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