Solo poche ore fa era stato diffuso un video in cui i sequestratori avanzavano le loro richieste al governo di Abuja. Ma ora Bashir Ahmaad, assistente personale del presidente nigeriano Muhammadu Buhari ha dato la notizia della liberazione di 344 degli studenti rapiti dai jihadisti di Boko Haram nello Stato di Katsina, nel nord-ovest della Nigeria. Il numero dei ragazzi sequestrati rimane poco chiaro: 320 o 333, secondo due resoconti di funzionari, mentre i locali di Kankara lo stimano a più di 500. Una fonte della sicurezza ha detto all’Afp che alcuni dei ragazzi sono rimasti nelle mani dei loro rapitori.

“Gli studenti rapiti della scuola secondaria di scienze governative di Kankara sono stati salvati, il governo dello stato di Katsina ha confermato la notizia”, ha detto su Twitter Ahmaad, mentre un portavoce del governo locale ha precisato che i giovani erano in buone condizioni e nessuno dei rapiti era stato ucciso. “I banditi li hanno appena abbandonati nella boscaglia dopo aver preso il riscatto che chiedevano”, ha detto la fonte della sicurezza, che ha chiesto di non essere nominata, aggiungendo che il gruppo di ragazzi ancora in custodia è trattenuto da un noto criminale, Awwalun Daudawa.

L’attacco, il primo del genere nel nord-ovest della Nigeria, è stato inizialmente attribuito a criminali, conosciuti localmente come banditi, ma è stato successivamente rivendicato da Boko Haram. Il gruppo jihadista ha rilasciato oggi un video di oltre sei minuti in cui un adolescente, circondato da un gruppo numeroso di altri ragazzi, dice in lingua inglese e hausa di essere tra i 520 studenti sequestrati dalla scuola a Kankara, aggiungendo “siamo stati catturati dalla banda di Abu Shekau (leader di Boko Haram)”. Alcune fonti hanno riferito all’Afp che l’operazione è stata condotta da Awwalun Daudawa in collaborazione con Idi Minorti e Dankarami, altri due capi del crimine con forti seguaci locali, che agiscono per conto di Boko Haram.

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