Era già stata la base aerea utilizzata per il rimpatrio degli italiani da Wuhan, il primo focolaio in Cina, lo scorso febbraio, nei primi tempi dell’emergenza Covid-19. A quasi un anno di distanza, nell’aeroporto militare della Difesa di Pratica di Mare, venti chilometri circa da Roma, sarà ora allestito l’hub nazionale di stoccaggio per i vaccini contro il Covid-19, così come annunciato negli scorsi giorni dal commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, d’accordo con i ministri della Difesa, Lorenzo Guerini, e della Salute, Roberto Speranza. Si tratta di un sito di 830 ettari, nella frazione di Pomezia, tra i più vasti d’Europa, in grado di accogliere i velivoli e gli elicotteri che trasporteranno le milioni di fiale in arrivo.
“Si tratta di un’area strategica, posizionata nel centro d’Italia. Per esempio, per raggiungere la Sicilia da questo sito si impiegano tra i 50 minuti e un’ora di tempo. E soprattutto, in quanto base militare, operativa 24 ore su 24, sarà possibile garantire la massima sicurezza“, chiarisce il maggiore dell’Aeronautica militare, Matteo Masetti, in merito alle capacità del sito.
Per il governo l’aeroporto ‘Mario de Bernardi’ è da considerare come la scelta migliore, oltre che per la possibilità di conservare in sicurezza le fiale a freddo nei suoi diversi hangar, anche per la distribuzione dei vaccini. Questo perché la sede dell’Aeronautica militare sarà infatti anche il punto di partenza dell’operazione successiva – denominata con il nome evocativo ‘Eos‘, come la dea greca dell’aurora – , quella del trasporto. Dagli ‘shelter’ della base partiranno infatti i mezzi dell’Esercito e delle altre Forze armate che dovranno consegnare le stesse fiale nei cosiddetti ‘sub-hub’ regionali, oltre che verso i millecinquecento punti di somministrazione individuati in tutto il territorio nazionale e già indicati nel Piano Vaccini. Un’operazione messa a punto dal Comando operativo di vertice interforze, che già gestisce tutte le missioni italiane nel mondo. Farà eccezione il vaccino Pfizer (con le prime 3,4 milioni di dosi previste per gennaio), per il quale è stata disposta una catena del freddo ad hoc per la conservazione: sarà così la stessa azienda produttrice a trasportare le fiale in 300 punti vaccinali, già indicati dai territori.
L’operazione di allestimento a Pratica di Mare, al momento, è ancora alle prime fasi, in attesa di maggiori informazioni dal ministero della Difesa. Spiegano dall’Aeronautica militare, come, di certo, saranno forniti “basi, personale e strutture”, secondo quanto verrà richiesto: “Siamo in attesa dei prossimi dettagli per poterci organizzare”. Per lo stoccaggio sarà possibile utilizzare uno dei diversi hangar della base, come quello dell’Air Terminal Operation Center, “la struttura che si occupa della gestione del materiale in transito per l’aeroporto di Pratica di Mare”, aggiunge il maggiore Masetti. Ma non sarà il solo a poter essere utilizzato.
Di certo, la base di Pratica di Mare è già stata protagonista nei mesi della pandemia, in particolare nelle prime fasi: “È stato allestito un entry point sanitario, per il primo screening dei connazionali rimpatriati dalla Cina e dal Giappone con i velivoli KC767 dell’Aeronautica Militare. E sono stati coordinati e gestiti tutti i voli di trasporto aereo in bio-contenimento, per il trasporto in sicurezza ed in totale isolamento di persone affette da malattie altamente infettive, come nel caso del Covid-19″. Ora, il compito sarà quello di allestire l’hub nazionale, in attesa di ricevere a breve le milioni di fiale di vaccini, che saranno poi distribuite verso tutto il Paese.
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