“C’è un signore di 83 anni che ha bisogno di parlarle. È quello della fotografia“. A ricevere il messaggio è stato lo scrittore Matteo Incerti (autore di “I pellerossa che liberarono l’Italia”) che ha rilanciato l’appello del soldato americano 96enne Martin Adler e della figlia Rachelle: la ricerca dei tre bambini che nell’autunno del 1944 trovò in una cesta ha il suo lieto fine. Adler, che durante la seconda Guerra mondiale ha combattuto lungo la linea Gotica, trovò i tre bambini in una casa in provincia di Bologna insieme al compagno d’armi John Bronsky e regalò loro della cioccolata. Oggi, dopo tre giorni di chiamate e passaparola sui social network, si è riusciti a dare un’identità ai tre bambini: sono Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi e hanno 83, 81 e 79 anni. E, dopo essere stati raggiunti da Incerti, hanno potuto parlare con Adler tramite una videochiamata.

CIAO BAMBINI ! NEL GIORNO DI SANTA LUCIA SI AVVERA IL SOGNO DEL SOLDATO MARTIN: VI PRESENTO BRUNO, MAFALDA E GIIULIANA…

Pubblicato da Matteo Incerti su Lunedì 14 dicembre 2020

Dopo aver ricevuto il messaggio, Incerti racconta su Facebook di aver contattato i fratelli Naldi: “Commosso chiamo il numero di telefono del signor Bruno Naldi, classe 1938. Emozionato mi dice di essersi riconosciuto nella foto e di ricordarsi di americani nella sua casa in una frazione di Monteverzio sull’Appennino bolognese. E’ un susseguirsi di emozioni. Mi racconta delle sorelle Mafalda e Giuliana classe 1938 e 1941. Anche loro sono vive! Mafalda si è riconosciuta subito in quella foto rimbalzata dal Tg1, in rete e suoi quotidiani dopo il mio post. Vivono tutti a Castel San Pietro dove si trasferirono nel 1953. Giuliana si ricorda di quel grande cesto dove per gioco si nascondevano. Si ricordano della cioccolata che i soldati del 339th Reggimento della 85esima Divisione USA gli donarono. Loro erano lì in un borgo di Monterenzio nell’autunno del 1944. Uno scatto di pace nell’inferno della Linea Gotica”. Quindi incerti ha telefonato ad Adler: “Martin esclama: Greaaaattttt! Poi, appena si connette con tutti noi da una parte all’altra dell’Oceano oltre il tempo e i confini: li saluta per nome e rispolverando le poche parole imparate 76 anni fa …Ciao Bambini! Vuoi cioccolata? Proprio come allora. E’ una favola. Una favola della vita nata nel buio della guerra. In questi momenti bui del nostro tempo ne abbiamo forse un po’ tutti bisogno per trovare calore umano e amore”. E ha chiuso con un ringraziamento per quel passaparola che ha permesso di ritrovare i tre bimbi: “Commosso e felice con Martin e Rachelle vorrei ringraziare le decine di migliaia di persone che da sabato si sono impegnate in questa bellissima caccia al tesoro“.

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