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Napoli, il San Paolo si chiamerà Stadio Diego Armando Maradona: approvata la delibera

Per i cambio di denominazione ora manca solo l’autorizzazione del prefetto. Nell’atto ufficiale dell’amministrazione comunale, El Pibe de Oro viene ricordato come "il più grande calciatore di tutti i tempi. Ha combattuto i pregiudizi e le discriminazioni di cui erano ancora oggetto i napoletani all’interno degli stadi, diventando idolo dell’intera città, che gli ha perdonato anche le debolezze e le fragilità dell’uomo"
Napoli, il San Paolo si chiamerà Stadio Diego Armando Maradona: approvata la delibera
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La Giunta comunale di Napoli ha approvato la delibera con la quale lo stadio San Paolo di Fuorigrotta viene intitolato a Diego Armando Maradona con la denominazione “Stadio Diego Armando Maradona”. La delibera, proposta dal sindaco Luigi de Magistris, dall’assessore alla Toponomastica Alessandra Clemente e firmata da tutta la Giunta comunale, sancisce così il cambio della denominazione dello stadio, decisa dal primo cittadino già all’indomani della morte del Pibe de Oro, scomparso lo scorso 25 novembre. Ora manca solo l’autorizzazione del prefetto, così come previsto dalla legge del 1927 per la deroga alla norma che vieta l’intitolazione di luoghi pubblici a persone decedute da meno di 10 anni.

Nell’atto ufficiale dell’amministrazione comunale di Napoli, Diego Armando Maradona viene ricordato come “il più grande calciatore di tutti i tempi, i cui altissimi meriti sportivi sono stati tra l’altro riconosciuti con la nomina ad ambasciatore della Fifa, che con il suo immenso talento e la sua magia, ha onorato per 7 anni la maglia della squadra del Napoli, regalandole i due scudetti della storia e altre coppe prestigiose, e ricevendo in cambio dalla città intera un amore eterno e incondizionato”.

Maradona, si legge ancora nella delibera, “ha incarnato il simbolo di riscatto di una squadra alla quale, negli anni più bui, ha dimostrato che è possibile rialzarsi, vincere e trionfare, offrendo al tempo stesso un messaggio di speranza e di bellezza all’intera città perché, attraverso le vittorie calcistiche del fuoriclasse argentino a vincere non è stata soltanto la squadra del Napoli, ma l’intera città, che si identifica pienamente in lui”. “Sempre dalla parte dei più deboli e della gente comune, Maradona ha combattuto i pregiudizi e le discriminazioni di cui erano ancora oggetto i napoletani all’interno degli stadi, diventando idolo dell’intera città, che gli ha perdonato anche le debolezze e le fragilità dell’uomo che mai hanno offuscato la grandezza del campione”, si legge nella delibera.

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