Un assolo “italiano” a Tbilisi. Ispira il napoletano Elmas, rifinisce il friulano Nestorovski e conclude il 37enne genoano Goran Pandev, il giocatore più rappresentativo dei Leoni Rossi: è la rete che qualifica la Macedonia del Nord per la prima volta nella storia a un Europeo a discapito della Georgia. Un traguardo ottenuto quasi tre decenni dopo l’indipendenza dalla Jugoslavia (settembre 1991). La denominazione attuale invece è appena di due anni fa, quando si è conclusa una lunga disputa con la Grecia e l’omonima regione ellenica confinante. Prima del 2018 infatti il paese si chiamava Repubblica di Macedonia. Se negli anni della guerra civile jugoslava la situazione rimane relativamente tranquilla, il paese viene parzialmente coinvolto nel conflitto in Kosovo, quando centinaia di migliaia di rifugiati albanesi arrivano nel paese. Le tensioni inter-etniche però ancora oggi non si sono totalmente assopite.

In mezzo a questo quadro si inserisce la costituzione della nazionale di calcio. Se l’affiliazione alla Fifa e all’Uefa è del 1994, l’esordio arriva l’anno prima. È il 13 ottobre 1993 e a Kranj, in Slovenia (altra realtà sorta dal conflitto jugoslavo) la Macedonia vince per tre a uno. La vittoria più importante raccolta finora arriva invece tre anni dopo, in casa del Liechtenstein: 11-1. Quelli erano gli anni di Darko Pancev, il giocatore più vincente che il paese abbia mai avuto. Passato dall’Inter senza fortuna tra il 1992 e 1994, Pancev ha legato il suo nome a quello della Stella Rossa, con cui vince quattro scudetti e una Coppa jugoslava. Il suo anno di grazia è però il 1991. Vince la Champions League a Bari contro il Marsiglia, la Coppa Intercontinentale e la Scarpa d’Oro grazie alle sue 34 reti in campionato. Nella classifica del Pallone d’Oro arriva secondo alla pari con Dejan Savicevic e Lothar Matthaus.

Il tocco sotto decisivo che ha portato per le strade della capitale Skopje migliaia di persone, spingendo la Nazionale del ct Angelovski nel girone C dell’Europeo insieme ad Austria, Olanda e Ucraina, è invece firmato da Pandev. A dieci anni dal Triplete con l’Inter di Mourinho, l’attuale attaccante del Genoa – detentore del record di reti (37) e presenze (115) con la propria nazionale – si toglie così un’altra soddisfazione. Forse la più grande della carriera. E pensare che doveva smettere a giugno con il calcio: “Salvo il Genoa e mi ritiro” aveva dichiarato a gennaio. Invece nel 2021 giocherà il suo primo torneo internazionale con il suo paese. Al Mondiale, infatti, la Macedonia del Nord non si è mai qualificata finora. Per la Macedonia del Nord questo Europeo è l’occasione per accrescere ancora di più un movimento che negli ultimi anni ha cominciato a produrre giocatori interessanti. Figure come Elmas del Napoli, Alioski del Leeds United e Ristovski dello Sporting Lisbona.

Twitter: @giacomocorsetti

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