Dopo poco più di 48 ore dall’elezione, il presidente Joe Biden è già al lavoro contro il Covid-19: oggi ha nominato i membri della task force contro il coronavirus, che sarà incaricata di elaborare un piano per frenare la diffusione dei contagi. La task force avrà tre co-presidenti: l’ex chirurgo generale Vivek Murthy, l’ex commissario per la Food and Drug Administration (Fda) David Kessler e la dottoressa Marcella Nunez-Smith dell’Università di Yale. Quella contro il coronavirus “è una delle principali battaglie che dovrà affrontare la nostra amministrazione e io voglio essere informato da esperti e dalla scienza”, ha detto Biden, spiegando che la task force lo aiuterà a delineare l’approccio “per affrontare la crescita delle infezioni, assicurare che i vaccini siano sicuri, efficaci e distribuiti in maniera efficiente, equa e gratuita”. E ha avvertito che “questa pandemia miete quasi un migliaio di vite americane al giorno, quasi 240mila morti finora, ma le proiezioni indicano che potremmo perdere altre 200mila vite nei prossimi mesi prima che il vaccino sia disponibile per tutti”.

“Il processo di approvazione del vaccino contro il Covid deve essere guidato dalla scienza in modo che l’opinione pubblica abbia fiducia che sia sicuro ed efficace”, ha precisato il neoeletto presidente nel corso del primo briefing con la nuova squadra. Ed è poi tornato a sollecitare i cittadini a usare le mascherine: “Gli Usa hanno di fronte ancora un inverno buio e il vaccino probabilmente non sarà largamente disponibile per mesi”, ha detto specificando che le protezioni “non sono una dichiarazione politica”.

Nel gruppo di esperti è stata inserita anche la “talpa” Rick Bright, l’esperto di vaccini che aveva denunciato di essere stato riassegnato a incarichi meno importanti dopo aver resistito alle pressioni per consentire l’uso dell’idrossiclorochina contro il coronavirus, spinto invece dallo stesso presidente Donald Trump. Bright era stato espulso da capo della Biomedical Advanced Research and Development Authority dopo aver criticato la risposta del governo federale al coronavirus. L’inclusione del whistleblower nel gruppo di lavoro è un chiaro segnale della diversa direzione con la quale Biden affronterà la pandemia.

Gli altri membri sono la dottoressa Luciana Borio, italo-americana, vicepresidente del personale tecnico presso la società di investimenti strategici In-Q-Tel che fino all’anno scorso era una specialista in biodefense del Consiglio di sicurezza nazionale. il dottor Eric Goosby, esperto di malattie infettive e professore di medicina all’Università della California, che durante l’amministrazione Clinton è stato il direttore e fondatore del più grande programma contro Hiv/Aids finanziato dal governo federale. Il dottor Atul Gawande, professore di chirurgia al Brigham and Women’s Hospital e alla Harvard Medical School. Ha anche servito come consulente presso il Dipartimento di salute durante l’amministrazione Clinton.

Nel team ci sono anche la dottoressa Celine Gounder, della scuola di medicina della New York University. Il dottor Ezekiel Emanuel, oncologo e presidente del Dipartimento di etica medica e politica sanitaria presso l’Università della Pennsylvania. La dottoressa Julie Morita, che ha contribuito a guidare il Dipartimento della sanità pubblica di Chicago per quasi 20 anni. Il dottor Michael Osterholm, direttore del Centro malattie infettive dell’Università del Minnesota. Loyce Pace, direttore e presidente del Global Health Council, che in precedenza ha ricoperto posizioni di leadership presso l’American Cancer Society. Il dottor Robert Rodriguez, professore di medicina d’urgenza presso l’Università della California.

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