Rimandata. L’udienza prevista per oggi per decidere sul prolungamento della carcerazione di Patrick Zaki è stata posticipata al 21 novembre. A comunicarlo è stato l’Egyptian Initiative for Personal Rights, ong egiziana che segue da vicino il suo caso, secondo la quale il motivo del rinvio sarebbero motivi di “sicurezza”.

Lo studente e attivista egiziano dell’Università di Bologna è stato arrestato al suo ritorno in Egitto nel febbraio scorso. Zaki, sotto accusa per propaganda sovversiva su Facebook, si trova in una fase delle indagini della Procura egiziana in cui i rinnovi della custodia cautelare sono usualmente di 45 giorni e il più recente rinnovo era stato deciso il 7 ottobre scorso. Anche oggi si tratta di decidere se prolungare la carcerazione oppure meno.

Il giovane è detenuto nella sezione “Indagini” preliminari del complesso carcerario cairota di Tora dal 5 marzo, quasi un mese dopo il suo arresto. Fra le accuse a suo carico vi sono “diffusione di notizie false”, “incitamento alla protesta” e “istigazione alla violenza e ai crimini terroristici”, reati che secondo Amnesty gli fanno rischiare fino a 25 anni di carcere.

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