“L’app Immuni blocca le catene di trasmissione se riesce a identificare i contatti. L’efficienza dipende in maniera drammatica dal numero di persone che la scaricano. Supponiamo che in una situazione come questa tutti scaricassimo l’app. Immuni genererebbe su 30 mila casi 400 mila allarmi al giorno. Una situazione assolutamente ingestibile”. Così Andrea Crisanti, docente di microbiologia dell’Università di Padova, in audizione in commissione Igiene e Sanità del Senato. “L’app ha una soglia di efficienza che è legata al sistema che è a valle nel gestire le persone contattate”, ha aggiunto.

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