L’economia cinese prosegue il suo recupero. Nel terzo trimestre dell’anno il Prodotto interno lordo è cresciuto del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2019 e del 3,2% rispetto al periodo aprile-giugno. Il dato è tuttavia inferiore alle previsioni degli analisti che si attendevano un rimbalzo di oltre il 5%. Grazie a questi dati, diffusi dall’Ufficio nazionale di statistica, il Pil cinese torna in territorio positivo sull’intero 2020. Il dato relativo ai primi 9 mesi dell’anno è infatti ora positivo per un + 0,7%, è stato insomma recuperato il tonfo dei primi tre mesi dell’anno in cui l’economia era arretrata di quasi il 7%. La banca centrale cinese si attende un progresso per l’intero 2020 del 2%, sostanzialmente in linea con il +1,9% indicato dal Fondo monetario internazionale.

Torna il segno più anche per gli investimenti fissi che da gennaio a settembre segnano ora un + 0,8% raggiungendo i 6.500 miliardi di dollari. La spinta arriva interamente dal settore pubblico (+ 4%) mentre per gli investimenti privati rimangono in contrazione (- 1,5%) seppur in miglioramento. A conferma della risalita cinese sono arrivati oggi anche i dati di settembre sulla produzione industriale, in rialzo del 6,9% su base annua, e quelli delle vendite al dettaglio che salgono del 3,3%, quasi il doppio delle attese. Per l’industria si tratta del sesto mese consecutivo di crescita, la produzione di macchinari registra addirittura un + 15,9%. Per i consumi si tratta invece del secondo mese con il segno più. Dopo la diffusione dei dati lo yuan si è leggermente rafforzato nei confronti del dollaro a 6,697.

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