La Nazionale italiana non va oltre l’1-1 contro la Bosnia-Erzegovina nell’esordio nel gruppo A di Nations League disputato allo stadio Artemio Franchi di Firenze. Un pareggio che interrompe la scia di 11 successi consecutivi del ct Roberto Mancini. Al 12′ della ripresa a segnare il primo gol è Dzeko che garantisce addirittura un primo vantaggio alla Bosnia. Poi al 22′ il pari di Sensi grazie alla deviazione di un difensore avversario. Inutile l’assalto finale degli azzurri. Il commento di Mancini al termine della partita: “Manca solo la brillantezza”.

La squadra non ha offerto una delle migliori prestazioni, ma va detto che molti giocatori hanno ripreso da poco la preparazione, altri risentono dei pesanti carichi di lavoro accumulati in ritiro, mentre altri ancora il ritiro non lo hanno proprio iniziato perché reduci dalle coppe europee. È proprio nella preparazione fisica che la Bosnia si dimostra avanti. Il ct prosegue sulla strada del 4-3-3 e, per un disguido, è costretto a mandare in campo Acerbi, non Chiellini. In attacco Chiesa a destra e Insigne a sinistra affiancano Belotti, mentre a centrocampo Sensi detta i tempi, con Lorenzo Pellegrini e Barella pronti a sostenerlo. La Bosnia, priva di Pjanic, è tutta nei piedi di Dzeko, che detta i tempi e fa salire la squadra.

L’inizio va a rilento su entrambi i fronti. Insigne e Chiesa suonano subito la carica, con il viola che va al tiro, ma la Bosnia si rifugia in angolo. Gli ospiti controllano, alzano il pressing, anche se l’Italia sembra vogliosa di fare la partita. Le gambe, tuttavia, non sorreggono sempre i propositi bellicosi degli azzurri. Insigne ci prova su punizione, ma fallisce. Dieci minuti dopo la Bosnia pareggia i conti con Visca, che non inquadra la porta. Al 34′ la prima conclusione nello specchio della porta: è di Belotti, che impegna Sehic.

Dopo l’intervallo i ct confermano gli schieramenti e al 7′ Insigne prova a sorprendere il portiere, con una parabola arcuata. È la Bosnia, però, a sfiorare il gol all’8′: Hodzic si libera di Donnarumma e, da posizione molto defilata, prende il palo. Mancini comincia ad arrabbiarsi e chiede ai ‘suoi’ di non perdere la concentrazione. Al 10′ l’Italia pareggia il conto dei pali con Insigne che, di testa, raccoglie un lungo lancio dalla destra di Chiesa, e per poco non regala l’1-0 all’Italia.

Al 12′ la Bosnia sblocca con il suo uomo migliore, Edin Dzeko, che raccoglie un colpo di testa di Toni Sunjin e batte Donnarumma. A quel punto l’Italia alza il baricentro e comincia a gestire meglio le manovre. Il gol del pareggio è una logica conseguenza del possesso palla che è nettamente a favore degli azzurri: sul tiro di Sensi, la deviazione di Sunjic spiazza Sehic: è l’1-1. L’Italia insiste e comincia a sfruttare le fasce: al 26′ Florenzi si inserisce e va al tiro, costringendo a un intervento il portiere bosniaco. Le sostituzioni ridisegnano gli schieramenti e a trarne benefici sono gli ospiti che, in pieno recupero, con Besic in contropiede – dopo l’ottima preparazione di Dzeko – per poco non regalano un brutto epilogo a Mancini. L’Olanda ci aspetta ad Amsterdam lunedì 7.

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