Il mercato del lavoro anche in Germania continua a subire gli effetti del coronavirus. Nel giorno in cui l’Istat ha diffuso i dati di luglio, con gli occupati in crescita dopo 4 mesi di flessioni ma ancora 500mila in meno rispetto a febbraio, la Bundesagentur für Arbeit (Ba, Agenzia federale per il lavoro) riporta che ad agosto ci sono 2,95 milioni di tedeschi disoccupati: 45mila in più rispetto a luglio e 636mila in più rispetto a un anno fa. Il tasso di disoccupazione è aumentato in un mese di 0,1 punti percentuali al 6,4 per cento, mentre in Italia è al al 9,7% (+0,5 punti a luglio).

Detlef Scheele, presidente della Ba, sottolinea che “non c’è stato alcun aumento della disoccupazione correlato al coronavirus”. L’aumento delle persone senza lavoro rispetto a luglio è infatti in linea con la tendenza stagionale, per via delle vacanze estive. “Tuttavia, gli effetti della pandemia sul mercato del lavoro sono ancora molto chiaramente visibili“, aggiunge Scheele, riferendosi alle 636mila persone in più che sono senza lavoro rispetto ad agosto 2019.

In Italia i dati Istat di luglio sul mercato del lavoro raccontano di un primo segnale di ripresa: anche in Germania negli ultimi due mesi (luglio e agosto) il numero dei disoccupati è aumentato a un ritmo stagionale, senza peggiorare per via della crisi dovuta alla pandemia. Per questo, spiega l’Istituto Ifo di Monaco alla Süddeutsche Zeitung, sta emergendo un’inversione di tendenza che sembra essere imminente: “Dopo i licenziamenti negli ultimi mesi, sono emersi i primi segnali di nuove assunzioni“.

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Smartworking, in questi mesi ci sono stati passi da gigante ma c’è ancora molto da fare

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