Il più amato dagli italiani è stato e rimane il bonus auto. Andata a ruba in una sola settimana la dotazione di 50 milioni di euro della prima versione, l’agevolazione è stata riproposta con il decreto Agosto seppur in una modalità più selettiva, con uno stanziamento complessivo di mezzo miliardo di euro, disponibili dallo scorso 15 agosto. Solo 100 milioni sono però destinati ai modelli del boom di inizio agosto, vale a dire vetture a diesel e benzina con emissioni di Co2 tr ai 91 e i 110 grammi al kilometro. Le prenotazioni scattano da martedì 1 settembre e il rischio di un “click day” con corsa all’incentivo prima che si esaurisca nel giro di 24 ore è concreto. Anche perché “in coda” ci sarebbero anche gli acuisti effettuati tra la fine dei primi 50 milioni e lo scorso 15 agosto.

Altri 300 milioni sono invece per automobili elettriche e ibride. La richiesta non spetta a chi acquista l’auto ma al concessionario. Per i veicoli meno inquinanti (tra zero e 20 g/km) lo sconto arriva a 10mila euro in caso di rottamazione e a 6mila senza. Per le auto a benzina e diesel si va dai 1.750 euro senza rottamazione ai 3.500 euro con rottamazione. Al momento il ministero dello Sviluppo Economico segnala come siano rimasti a disposizione 91 milioni di euro.

Bonus vacanze, partenza boom ma poi frenata – Nella selva di agevolazioni cresciuta a dismisura in tempi di coronavirus è facile perdere l’orientamento. Ci sono agevolazioni da “tutto esaurito”, altre per cui la richiesta è stata molto più blanda. E il caso ad esempio del “bonus vacanze”, contributo fino a 500 euro per soggiorni in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed & breakfast in Italia. Il governo ha messo a disposizione una dotazione importante, ben 2,4 miliardi di euro. Sinora sono stati generati 1,3 milioni di bonus, con un controvalore di 614 milioni di euro a fronte di un utenza potenziale di 4,8 milioni famiglie. Dopo il boom di domande del primo giorno, lo scorso 1 luglio, con oltre 140 mila richieste, l’andamento si è molto affievolito. L’accesso non semplicissimo e la ritrosia di diverse strutture turistiche ad accettare il bonus hanno sensibilmente frenato le richieste. Il bonus rimarrà comunque in vigore fino al prossimo dicembre, nessun pericolo che i fondi vadano esauriti.

Uscito dalla porta del decreto Rilancio è rientrato dalla finestra delle normative regionali il bonus “sposi”. Contributo di 4.000 euro per chi decide di convolare a nozze in Sardegna e di 1.500 euro per le coppie che scelgono invece la Puglia.

Bici e monopattini, rimborsi fino ad esaurimento dei fondi – Grande attesa invece per il bonus mobilità dedicato a bici e monopattini, che copre fino al 60 per cento della spesa per chi vive nelle grandi città. Avrebbe dovuto debuttare lo scorso 18 luglio, scatterà invece a settembre. Avrà comunque un’efficacia anche retroattiva, per acquisti effettuati dal 4 maggio, e durerà fino al prossimo dicembre. Il fondo ha una dotazione di 220 milioni di euro. Per richiederlo sarà necessario munirsi di Spid (il sistema pubblico di autenticazione digitale) ed accedere alla piattaforma dedicata sul sito del ministero per l’Ambiente. Il bonus sarà disponibile fino ad esaurimento dei fondi ma la gestione delle risorse sarà graduale.

Bonus baby sitter torna ma solo per lavoratori della sanità – Destinati a tornare di attualità con la ripresa di scuole e attività lavorativa ci sono il bonus baby sitter e i finanziamenti per i congedi parentali. Già prima dell’estate erano stati completamente esauriti gli 1,6 miliardi di euro destinati alle due misure. Il decreto Agosto ha rifinanziato il bonus ma solo per i lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, degli infermieri, dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli operatori sociosanitari.

Il bonus per i lavoratori autonomi è stato ampliato con il decreto Agosto estendendolo anche i lavoratori stagionali del turismo, quelli dello spettacolo e i lavoratori marittimi. Un milione e mezzo le domande e oltre un miliardo di euro i soldi stanziati tra marzo, aprile e maggio. Seicento euro nei primi due mesi saliti a 1.000 euro in maggio. Il contributo è riservato ai liberi professionisti iscritti agli enti di previdenza obbligatoria di diritto privato che rispettano i requisiti del decreto del ministero del Lavoro del 29 maggio scorso, ossia non essere titolari di pensione o di rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, aver percepito nell’anno di imposta 2018 un reddito complessivo, al lordo dei canoni di locazione, non superiore a 35.000 euro e la cui attività sia stata ridotta dalle misure restrittive legate al lockdown, e infine aver un reddito complessivo, al lordo dei canoni di locazione, relativo all’anno d’imposta 2018, tra i 35.000 euro e 50.000 euro e abbiano cessato o ridotto o sospeso la propria attività per l’emergenza epidemiologica.

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