“Ho sentito di tutto sulla scuola e la ministra Azzolina non ha bisogno della mia difesa d’ufficio. Noi ai ragazzi e ai genitori dobbiamo dire che ci sarà un intervento con tamponi e test molecolari immediati sia in via preventiva che successiva, se dovessero esserci contagi, esattamente come accade negli ospedali e negli altri luoghi di lavoro. Non abbiamo alternative“. Sono le parole del ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, ospite di “In onda” (La7).

E aggiunge: “Evitiamo che il dibattito estivo di questi giorni si trasformi in un messaggio del tipo: ‘Queste sono le regole e non c’è più discussione’. L’obiettivo del governo è garantire sicurezza. E lo si fa se la sanità territoriale è intorno alla scuola, abbraccia la scuola, garantisce attraverso test continui che quella scuola sia sicura. Noi ai ragazzi, ai docenti e ai parenti e a chi lavora nelle scuole diciamo che qualsiasi cosa accada ci sarà un necessario e immediato intervento, anche con tamponi”.

Boccia sottolinea: “C’è un confronto continuo con le Regioni. C’è sicuramente un enorme fabbisogno di tamponi, ma noi abbiamo il dovere di garantire quelle risorse e le Regioni lo sanno: abbiamo sempre fatto tutto insieme, in questi mesi non sono mai mancate le risorse. Stiamo parlando di 10 milioni di italiani che escono per andare a scuola, compresi i genitori che li accompagnano. E’ evidente – conclude – che sia una sfida da vincere tutti insieme. Però vorrei anche ricordare questo: tutti gli altri paesi europei che spesso vengono richiamati in esempi, che poi nessuno fa fino in fondo, o hanno richiuso le scuole o le hanno riaperte e richiuse più di una volta. E nessuno di questi paesi che vengono citati è in condizioni migliori dell’Italia“.

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