Un’azienda che vale quanto il Prodotto interno lordo italiano. Apple sfonda quota 2mila miliardi di dollari di capitalizzazione, prima società statunitense a volare ad altezze simili. Il rialzo del valore di borsa va avanti da anni ma ha subito una drastica accelerazione dallo scorso marzo. In un anno il valore delle azioni è più che raddoppiato e solo negli ultimi 5 mesi il progresso è stato dell’83%. Alla base di questa performance c’è da un lato il nuovo momento d’oro che stanno vivendo gran parte dei colossi legati ad internet e alle nuove tecnologie, usciti arricchiti e rafforzati dai periodi di lockdown. Ma c’è anche una politica di vigoroso riacquisto di azioni proprie che il gruppo sta portando avanti da sette anni. Oggi ci sono sul mercato 4,3 miliardi di titoli Apple che valgono 468 dollari l’uno. Nel 2013 le azioni sul mercato erano 6,6 miliardi. Ricomprare i propri titoli che sono sul mercato (buyback) è uno dei modi per aumentarne il valore e gratificare i soci. Così mentre ad Apple erano serviti 38 anni per raggiungere il suo primo trilione di dollari, ne sono bastati 2 per andare al raddoppio. Non solo. La normativa fiscale Usa favorisce il debito (obbligazioni) rispetto al capitale di rischio (azioni). Pertanto le aziende emettono bond (specialmente ora che i tassi sono bassissimi) e con il ricavato tolgono azioni dal mercato.

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