Mentre il giudice ha convalidato l’arresto del 21enne di origini cubane bloccato per il collo da un agente lunedì a Vicenza e lo ha rimesso in libertà in attesa del processo a settembre, il questore Antonino Messineo annuncia un’indagine interna sull’operato del poliziotto. “Si faranno gli accertamenti dovuti”, spiega Messineo, che quanto alle accuse di razzismo nella Polizia ribadisce: “Non c’è alcuna ipotesi di razzismo sulla polizia che lavora qui, il colore della pelle non condiziona l’operato degli agenti, che è sempre lo stesso e mira solo a garantire sicurezza per i cittadini”.

Il ragazzo – arrestato per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale – nel pomeriggio del 10 agosto si trovava tra viale Roma e corso Palladio in compagnia di alcuni suoi coetanei. Gli agenti – intervenuti per una rissa – ad un certo, come si vede in un filmato diventato virale, avvicinano il giovane chiedendo di esibire i documenti. Di fronte al rifiuto del 21enne, uno dei poliziotti si spazientisce e lo insegue per la piazza, immobilizzandolo con una stretta al collo. Il gesto ha generato panico, facendo scattare il gruppo di amici in soccorso del giovane.

“Senza alcun motivo questo poliziotto in divisa – scrive l’amico che ha girato il video – ha chiesto documenti al mio migliore amico toccandolo ovviamente lui non centrando niente con l’avvenimento accaduto 10 minuti prima, cioè una rissa, sì è rifiutato dopo un battibecco dove il poliziotto stava già iniziando a toccarlo lo prende e comincia a strozzarlo a sto punto io ed un mio amico ci avviciniamo per staccarlo e lui cerca di estrarre la pistola verso di me…”. L’amico ha postato poi degli altri video, raccontando il seguito della storia: “Ragazzi, aiutatemi a condividere questo atto di razzismo, tutti uniti per favore. A me hanno detto che poi sarà il mio turno, perché ho postato il video su Instagram”.

Il ragazzo è stato arrestato e in mattinata l’udienza per direttissima ha confermato la validità dell’arresto. Il giudice lo ha rimesso in libertà e fissato l’udienza del processo al 18 settembre. “Accogliamo con soddisfazione la convalida dell’arresto del giovane che ieri a Vicenza si era intromesso nel lavoro di una volante, intervenuta per sedare una rissa e che, in conseguenza di ciò, gli aveva chiesto di farsi identificare, così come previsto dalla normativa. Il ragazzo aveva cercato di allontanarsi, obbligando gli operatori a bloccarlo, al che aveva reagito violentemente”, il commento del segretario generale di ES Polizia, Vincenzo Chianese.

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