Il mondo FQ

In metà dei casi bottino sotto i 1.500 euro - 3/5

La Corte dei Conti avverte che strumenti e modalità operative a disposizione delle Entrate "non sono in grado di determinare una significativa riduzione dei livelli di evasione". Continua a calare il rapporto tra accertamenti e numero di contribuenti. E in metà dei casi il recupero virtuale è inferiore a 1.500 euro. Spesso alla fine l'erario non incassa nulla: nel 2019 è finito così il 42% degli accertamenti sulle piccole imprese, per un valore di 4,6 miliardi. Aumenta l'utilizzo delle banche dati, ma è ancora insufficiente
In metà dei casi bottino sotto i 1.500 euro - 3/5
Icona dei commenti Commenti

In metà dei casi bottino sotto i 1.500 euro

Ma quello che più preoccupa è l’efficacia di quei controlli: su un totale di poco più di 508mila accertamenti ai fini delle imposte sui redditi e dell’Iva (inclusi quelli automatizzati), “ben 259.133, pari al 51% del totale, hanno dato luogo ad un recupero (potenziale) di maggiore imposta ricompreso tra 0 e 1.549 euro“. Valore che comprende anche i casi con esito negativo e quelli poi annullati. Insomma, il bottino in troppi casi è meno di una goccia nel mare e le risorse già scarse dell’Agenzia vengono impiegate in attività che non scalfiscono affatto la montagna dell’evasione. E gli evasori se non grandi almeno “medi”? Il numero di verifiche che hanno consentito di accertare una maggiore imposta dovuta superiore a 15,5 milioni di euro si ferma a 57.

“È di tutta evidenza come l’elevato numero di controlli dall’esito marginale renda necessaria un’approfondita analisi, allo scopo di individuare in modo puntuale le cause del fenomeno e le misure idonee a rendere maggiormente proficua l’azione di accertamento”, è il commento delle Sezioni riunite. Che danno un indizio: l’attività di verifica esterna – accessi brevi, controlli mirati, verifiche fiscali – di norma è più proficua rispetto alle indagini interne, ma tra 2018 e 2019 proprio i controlli esterni sono diminuiti dell’11,6%, a soli 28.212.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione