“Da queste posizioni non solo ho chiesto invano la parola, ma addirittura non sono riuscito a esprimere il mio voto sul tablet tanto da esser costretto a scendere, a invader l’Aula, per tutelare le mie prerogative e anche l’istituzione parlamentare nel momento più importante del voto. Così si mette a repentaglio la credibilità dell’istituzione parlamentare”. Così il senatore M5s, Primo Di Nicola, intervenendo nell’Aula del Senato durante la discussione sul decreto Elezioni. Il provvedimento è stato al centro di numerose contestazioni perché si è dovuto ripetere due volte il voto di fiducia: il primo è stato annullato il 18 giugno dopo che si è scoperto un errore tecnico nel calcolo dei congedi. Oggi la ripetizione con le accuse incrociate dell’ufficio di presidenza sul di chi fosse la responsabilità. “Quello che è accaduto ieri, l’annullamento di un voto di fiducia, è una pagina nera che mina profondamente la nostra credibilità internazionale. Mi domando – ha aggiunto rivolto alla presidente Casellati – di che tenore sono i messaggi che arrivano alla Farnesina. Anche lei presidente si faccia carico di quello che è successo, non è stato solo un problema tecnico. Per tutto questo, a nome dei 5 stelle, la invito a agire con prudenza perché quello che succede oggi è un pericoloso precedente, tocca assicurare a tutti noi pari diritti”.

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