La Camera ha ripreso l’esame del decreto che sposta in autunno le elezioni amministrative e il referendum, su cui nella giornata di ieri l’ostruzionismo di Fratelli d’Italia ha fatto sì che venissero votati solo 16 emendamenti. E la seduta si apre con lo stesso schema anche se sono in corso trattative con la maggioranza, che però è disposta a trattare su alcuni punti ma non sulla data, indicata dal governo nel 20 settembre. Uno dei punti su cui si tratta è l’anticipazione della presentazione delle liste al 31 luglio, mediazione avanzata ieri dall’ex sindaco di Torino, Piero Fassino, e su norme riguardanti la par condicio. Al momento tuttavia non ci sono punti di caduta soddisfacenti per Fdi. Anche oggi sono previste tre sedute, mattina pomeriggio e sera, intervallata da interruzioni necessarie per sanificare l’Aula. Se si dovesse continuare con questo ritmo il decreto verrebbe approvato sabato.

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