Sette persone sono state arrestate con l’accusa di aver rubato diversi capi di abbigliamento in un negozio di souvenir e 20 biciclette elettrice per un totale di quasi 200mila euro nel Nord Italia. La merce, portata in Romania, era custodita in un magazzino della città di Oradea, a circa 400 chilometri dalla capitale Bucarest, ed era stata messa in vendita su internet a prezzi vantaggiosi rispetto a quelli di mercato.

E’ proprio grazie a uno di questi annunci online che una delle vittime, il proprietario di un punto noleggio di e-bike, biciclette elettriche, all’interno di un noto albergo della zona di Vermiglio, in provincia di Trento, navigando all’interno di una comunità web di appassionati di ciclismo, ha riconosciuto una delle bici che gli erano state rubate e che era stata messa in vendita su internet. L’11 marzo 2019, infatti, il titolare era stato derubato di circa 20 e-bike. Dalle indagini, è emerso che un cuoco che lavorava nell’albergo aveva aiutato alcuni suoi connazionali ad entrare di notte nel deposito delle biciclette, eludendo i sistemi di allarme. La banda aveva poi caricato le bici con la pedalata assistita, dal valore di 60mila euro, su un furgone dirigendosi verso il confine versante sloveno.

Precedentemente, però, nella notte tra il 24 ed il 25 febbraio, il gruppo aveva colpito anche un negozio di souvenir in località Passo del Tonale e aveva rubato diversa merce dal valore di 5mila euro. Nel mese di maggio, invece, hanno forzato i sistemi di allarme di un deposito di abbigliamento in località Lonate Pozzolo, in provincia di Varese, portando via capi di abbigliamento e accessori griffatti di due note marche italiane, per un valore di circa 130mila euro.

Articolo Precedente

Coronavirus, scoperto a Torino laboratorio di 1000 metri quadrati per la produzione di camici e mascherine. Denunciato il titolare

next
Articolo Successivo

Venezia, l’autore dei volantini diffamatori contro la curia ha un nome: è un manager di Milano vicino al parroco che litigò con il patriarca

next