“Oggi la distanza dal pieno diritto all’aborto è ancora enorme”. È questo il grido di allarme delle attiviste milanesi della rete Non Una di Meno che ieri sera hanno organizzato un flash mob nel giorno del quarantaduesimo anniversario della 194. “Una legge che non è ancora attuata pienamente – denuncia il collettivo – a causa della mancanza di una seria prevenzione con una educazione sessuale orientata al piacere e alle differenze nelle scuole, dell’obiezione di coscienza, della ‘settimana di riflessione obbligatoria’, della campagna di disinformazione sulla RU486 e del taglio dei fondi ai consultori”. Proprio per questo Non Una di Meno si è data appuntamento vicino al consultorio di via Ricordi, nel Municipio 3, che rischia di essere trasferito o chiuso nei prossimi mesi. Ma il dito è puntato anche contro il modello di sanità regionale lombardo: “La pandemia non ha fatto altro che mettere in luce la distanza che ancora esiste sanità libera, laica, gratuita e di qualità per tutti”.

Articolo Precedente

Aborto, 42 anni fa veniva approvata la Legge 194. Associazione Coscioni: “Procedure in ritardo o sospese durante il lockdown”

next
Articolo Successivo

Animali, credo sia giunto il momento di capire che non abbiamo il diritto di farli soffrire

next