Non solo il braccio di ferro con il governo sulle misure restrittive, a colpi di ordinanze regionali. Ora la Lombardia avvia una nuova polemica con Roma, stavolta sulle risorse per pagare la cassa integrazione in deroga ai lavoratori fermi a causa del lockdown. “I lombardi non possono aspettare. Non sappiamo ancora se e quando arriveranno i soldi del governo per imprese e lavoratori. La Regione con un accordo con il sistema bancario e sindacati garantisce le risorse per l’anticipo“, ha annunciato il governatore leghista Attilio Fontana su Facebook. Ma il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, ha fatto sapere che “non risultano ancora richieste all’Inps da parte della Lombardia, così come invece altre Regioni”

“Entro una settimana – aveva spiegato Fontana – fino a 1 milione di lombardi potranno chiedere in banca l’assegno, soldi veri. Se lo Stato non c’è garantiamo noi. In Lombardia parliamo con i fatti”. Il leader leghista Matteo Salvini ha raccolto l’assist scrivendo su Twitter: “Non arrivano i soldi della Cassa integrazione dal governo? Li anticipa Regione Lombardia. Non chiacchiere, ma soldi veri per sostenere i lavoratori in difficoltà. Dalle parole ai fatti”. Poi in collegamento con 7 Gold dalla sede della Regione, Salvini ha quantificato in 7,5 milioni di euro i fondi regionali messi sul piatto, dicendo tuttavia che servono “per anticipare rispetto ai tempi previsti dallo Stato la cassa integrazione per lavoratori residenti lombardi” perché “per la burocrazia, le lungaggini e perché ci devono essere mezzo i sindacati finora nessuno ha visto un euro”.

Nel pomeriggio però Boccia ha commentato: “È vero, come dice il presidente Fontana, che bisogna dare risposte rapide ai cittadini lombardi. Dispiace però notare che l’ennesima polemica innescata dalla Regione è, anche stavolta, infondata. Abbiamo chiarito già nei giorni scorsi che i rimborsi per le spese effettuate saranno rimborsate appena arriveranno i riscontri. È complicato dare risposte se non ci sono richieste“. Va ricordato che nei giorni scorsi il governo ha firmato unaconvenzione con l’Abi che prevede che i soldi della cig possano essere anticipati dalle banche senza costi per i lavoratori.

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