Anche nel cantiere del nuovo ponte di Genova si è registrato un caso di coronavirus: un operaio è risultato positivo e 49 colleghi che hanno lavorato con lui sono stati rintracciati e messi in quarantena per due settimane. L’uomo, originario di Reggio Emilia, è dipendente della Fagioli, una delle aziende principali in azione sul viadotto. Ora si trova in isolamento in un albergo, dove riceve le cure. Intanto un secondo operaio, dipendente di una ditta di pitturazioni, ha la febbre: sono scattati ulteriori controlli.

Questa mattina si è tenuta una videoconferenza tra i costruttori e i sindacati, mentre nel pomeriggio, se ne svolgerà un’altra tra sindacati confederali, di categoria e struttura commissariale. Il consorzio PerGenova, in accordo con i protocolli sanitari applicati dalla Asl, ha dato avvio a una sanificazione ancora più approfondita rispetto a quella che veniva effettuata già nei giorni scorsi e che interessa gli spazi comuni come docce, mense, spogliatoi e mezzi di lavoro. In queste ore gran parte delle lavorazioni sono comunque sospese, a causa delle forti raffiche di vento.

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