Il via libera al nuovo decreto che inasprisce le sanzioni per chi viola le restrizioni, il vertice notturno tra governo e sindacati per evitare gli scioperi dei lavoratori che chiedono maggiore sicurezza. Nel giorno in cui torna a salire il numero dei morti per coronavirus in Italia (743 in 24 ore) e mentre i contagi rallentano, sono diversi i piani su cui si muove l’esecutivo: da una parte ribadire che chi viola le restrizioni rischia multe salate, dall’altra far rientrare la crisi con gli operai che si sentono non abbastanza tutelati. I rappresentanti dei lavoratori hanno visto il ministro Patuanelli fino a tarda sera: si sono aggiornati a domani, ma si va verso un’intesa. “Stiamo ascoltando le istanze dei sindacati”, ha detto in serata il premier Giuseppe Conte al Tg5.” Però bisogna comprendere che è una fase difficile”. Secondo i rappresentanti dei lavoratori, nella lista delle attività essenziali da tenere aperte, ne sarebbero state inserite alcune solo su pressione di Confindustria e che non sarebbero da considerare necessarie. “Distinguere attività essenziali e non essenziali”, è la spiegazione del premier, “non si è mai fatto. Confido che anche i sindacati potranno convenire sulle scelte del governo” anche se alcune modifiche “si potranno fare. I sindacati troveranno sempre a Chigi una porta aperta, li stiamo ancora ascoltando“. Oggi intanto, alle proteste di metalmeccanici e rappresentanti dei settori chimico e tessile, si sono uniti i benzinai che chiedono maggiori tutele.

“31 luglio? Limite massimo. Fine misure spero prima” – Il governo ha deciso di dare un segnale di fermezza sul fronte delle sanzioni. “Ciascuno deve fare la propria parte per affrontare l’emergenza”, ha detto Conte introducendo il decreto approvato nel pomeriggio. “Se tutti rispettano le regole non solo mettono in sicurezza sé stessi e i propri cari ma consentono all’intera comunità nazionale di uscire quanto prima da questa fase di emergenza“. Il premier ha risposto alle domande dei giornalisti collegati in video conferenza. E ha cominciato smentendo le bozze circolate nelle ultime ore su un’ipotetica proroga delle misure fino all’estate: “Si è diffusa la notizia che le misure saranno prorogate al 31 luglio. Quando abbiamo adottato il primo provvedimento a fine gennaio abbiamo deliberato lo stato emergenza nazionale per sei mesi, fino al 31 luglio 2020. Ma questo non significa che le misure restrittive saranno prorogate fino a quella data. Siamo pronti in qualsiasi momento ad allentare la morsa, superare quelle misure, e fiduciosi che ben prima di quella scadenza si possa tornare a un migliore stile di vita”, ha detto Conte, illustrando il contenuto nel decreto. La parte più importante è quella legata alle sanzioni: “Non c’è fermo amministrativo per i veicoli, solo le multe – ha detto l’inquilino di Palazzo Chigi – Sulle sanzioni poi, c’è una multa da 400 euro a 3mila euro, ma qualora la violazione fosse compiuta con un veicolo la sanzione verrebbe aumentata fino a un terzo”.

“Governatori possono adottare misure autonome” – Conte si è detto “soddisfatto e orgoglioso della reazione che tutti i cittadini stanno avendo” e ha sottolineato che “la stragrande maggioranza di cittadini si sta conformando a queste nuove regole e nuove abitudini di vita”. Poi ha spiegato che nel decreto è stato “regolamentato anche in modo lineare il rapporto tra gli interventi del governo e le regioni” e che “i presidenti delle regioni e province autonome possono adottare anche misure restrittive e se nel caso più severe, ma ovviamente rimane la funzione di coordinamento del governo”. “La competenza sulle misure restrittive deve restare dello Stato, altrimenti si genera molto disorientamento e confusione tra i cittadini. La cornice la riserviamo per noi, ma lasciamo alle regioni la possibilità di adottare misure ulteriori in caso la situazione in talune zone si aggravasse”, ha aggiunto Conte, spiegando inoltre che il decreto prevede un intervento del premier in Parlamento ogni 15 giorni per riferire sull’emergenza.

“Su fabbriche stiamo lavorando ancora, ma spero nessuno sciopero” – Un altro fronte caldo è quello relativo alle attività produttive considerate essenziali e dunque lasciate aperte dall’ultimo decreto. Un provvedimento contestato dai sindacati che hanno annunciato scioperi. “Quando abbiamo adottato un provvedimento di chiusura delle attività produttive abbiamo avuto un confronto con sindacati e associazioni di attività imprenditoriali. Detto questo stiamo ancora lavorando con i sindacati perché decidere quali attività sono essenziali e quali no è difficile”, ha detto il premier spiegando che sul tema delle fabbriche che possono rimanere aperte “stiamo facendo aggiustamenti coinvolgendo sindacati che a volte non sono rimasti soddisfatti. Mi auguro che non ci sia uno sciopero, il Paese non se lo può permettere. Vale anche per i carburanti, sarà assicurato il rifornimento“. A questo proposito il presidente ha voluto sottolineare che la filiera degli alimentari e dei carburanti sarà sempre garantita. E a chi gli chiede se il governo intende ricorrere alla precettazione in caso di sciopero, Conte ha risposto “sono convinto che non arriveremo a questo perchè ho visto nel mondo sindacale un senso di responsabilità, dobbiamo tutelare la salute dei lavoratori ed è per questo che siamo stati 18 ore con i sindacati a Chigi. La ministra De Micheli sui carburanti adotterà un’ordinanza in modo da assicurare i rifornimenti nella penisola. E’ chiaro che in questo momento dobbiamo presidiare le attività essenziali”. Per il premier è evidente che “stiamo vivendo una situazione drammatica ma stiamo reagendo in modo efficace rispetto a quello che era la situazione di partenza”.

Arcuri: “Imploriamo di rispettare le regole” – In giornata a parlare delle necessità di rispettare le restrizioni è stato anche Domenico Arcuri, commissario straordinario all’emergenza coronavirus, in conferenza stampa dalla sede della Protezione Civile: “È davvero importante attenersi alle prescrizioni che il governo ha dato, consapevoli che sono difficili, inusuali, quasi non contemporanee”. “La stragrande maggioranza le rispetta, imploriamo di rispettarle a tutti gli italiani”, ha aggiunto Arcuri.

I dati: quasi 70mila casi, 743 morti in un giorno – Intanto il virus non si ferma. A 31 giorni dall’inizio dell’emergenza il totale dei casi sfiora i 70mila: il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 69.176. Attualmente sono positivi in 54.030 , con un incremento rispetto a ieri di 3.612. Lunedì l’incremento era stato di 3.780. Sono 3.396 le persone ricoverate in terapia intensiva, 192 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.194 sono in Lombardia. Le persone guarite, invece, sono 8.326, 894 in 24 ore. Continuano a crescere le vittime: 743 nell’ultimo giorno, mentre ieri erano 601. In totale sono 6.820 le persone morte dopo aver contratto il Covid.

Bertolaso positivo al Covid-19 – Tra i nuovi positivi c’è anche Guido Bertolaso, l’uomo chiamato dal governatore della Lombardia, Attilio Fontana, per gestire i lavori dell’ospedale alla Fiera di Milano. “Sono positivo al Covid-19. Quando ho accettato questo incarico sapevo quali fossero i rischi a cui andavo incontro. Continuerò a seguire i lavori dell’ospedale Fiera e coordinerò i lavori nelle Marche. Vincerò anche questa battaglia“, ha scritto Bertolaso su Facebook. Fontana ha precisato che non avendo avuto “nessun contatto stretto” non ha necessità di tornare in quarantena.

CRONACA ORA PER ORA

00.50 – Verso intesa governo sindacati. Riunione aggiornata alle 12 del 25 marzo
Passi avanti tra governo e sindacati sulle attività da chiudere oltre quelle già previste dal decreto del 22 marzo per affrontare l’emergenza coronavirus. Dopo un incontro durato quasi quattro ore si sono fatti passi avanti, ma si è deciso di aggiornare la riunione alle 12.00 per cercare l’intesa conclusiva. E’ possibile che si vada verso la revoca degli scioperi decisi dai metalmeccanici per la Lombardia e il Lazio.

22.20 – Ordinanze locali valide altre dieci giorni
“Per specifiche situazioni sopravvenute di aggravamento del rischio sanitario, i Presidenti delle regioni possono emanare ordinanze contenenti ulteriori restrizioni, esclusivamente negli ambiti di propria competenza. Le ordinanze locali ancora vigenti all’entrata in vigore del decreto-legge continuano ad applicarsi nel limite di ulteriori dieci giorni”. Lo si legge nella nota finale diffusa da Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri.

21.30 – Ripreso il tavolo governo-sindacati
E’ ripreso il confronto tra governo e sindacati per circoscrivere la deroga allo stop previsto per le attività produttive essenziali decisa con il Dpcm del 22 marzo scorso. Al tavolo il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli e i leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Al centro il documento del governo e le proposte di integrazione dei sindacati.

21.15 – Stallo governo-sindacati: non è ancora ripreso l’incontro
Non si è ancora chiusa la partita tra governo e sindacati sull’elenco di aziende essenziali che potranno derogare allo stop dell’attività produttiva previsto con l’ultimo Dpcm del 22 marzo scorso. L’incontro che avrebbe dovuto riprendere alle 17 infatti, ancora non è ripartito. Sul tavolo la proposta del governo integrata con le richieste di Cgil Cisl Uil, proposte “chiare”, come ha spiegato il leader Cisl, Annamaria Furlan, con cui circoscrivere il numero di produzioni indispensabili da lasciare in attività. Confronto sospeso ancora dunque dal quale dipenderà, nel caso fossero accolte le richieste dei sindacati, anche lo stop agli scioperi di 8 ore previsti in Lombardia per metalmeccanici, ma anche per i lavoratori chimici, tessili e del settore gomma-plastica che non hanno produzioni essenziali e di pubblica utilità. In attesa di un segnale anche le tute blu di Cgil, Cisl e Uil del Lazio che dovrebbero incrociare le braccia anche loro, domani, per 8 ore.

21 – Da Aifa via libera all’uso dell’antiretrovirale
L’Agenzia italiana del farmaco ha reso disponibile in Italia, fuori indicazione autorizzata, per i malati di Covid-19 l’associazione di due farmaci, il Lopinavir/Ritonavir una combinazione a dosi fissa utilizzata e autorizzata per il trattamento dell’infezioni da Hiv, in sostanza un antiretrovirale. Un farmaco per uso ospedaliero ma che può essere utilizzato anche a casa.

20.46 – Fico: “Camera non ha mai chiuso”
“La Camera non ha mai chiuso e continuiamo a lavorare nell’interessa di tutti gli italiani. Lo facciamo in una modalità di sicurezza”. Lo ha detto il presidente Roberto Fico. “Torneremo un Paese più forte di prima

20.45 – Mattarella telefona al presidente del Piemonte
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato oggi pomeriggio al governatore del Piemonte, Alberto Cirio. Il Capo dello Stato “ha voluto testimoniarmi la sua vicinanza per la mia guarigione e rivolgere un pensiero a tutte le donne e gli uomini piemontesi per come stanno affrontando questa emergenza così grande”, riferisce il presidente della Regione Piemonte.

20.40 – Bucci: “Ok dal prefetto a continuare lavori ponte Genova”
“Il Prefetto di Genova oggi ha dato l’autorizzazione ai lavori del ponte ad andare avanti, anche a tutte le aziende che sono in filiera”. Lo ha detto il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione del ponte Marco Bucci nel punto stampa sul coronavirus. “E’ un segnale estremamente positivo, perché vuol dire che c’è la volontà da parte del Governo e di tutte le amministrazioni di portare avanti i lavori del ponte, ovviamente in sicurezza, la sicurezza degli operai e di tutti gli impiegati è la priorità numero uno”.

20.30 – Afghanistan, 4 militari italiani positivi
Quattro militari del contingente italiano ad Herat, in Afghanistan, sono positivi al coronavirus. Lo fa sapere lo Stato maggiore della Difesa, precisando che i quattro “stanno bene” e che, “al momento è garantita l’operatività del contingente italiano”

20.10 – Dl Cuneo, votazione finale con appello nominale come fiducia
La votazione finale sul dl Cuneo fiscale, prevista nell’Aula della Camera per il prossimo 31 marzo, si terrà per appello nominale senza il sistema elettronico: come accade per le votazioni di fiducia ciascun deputato sfilerà davanti il banco della presidenza dichiarando ad alta voce il proprio voto. E’ una delle misure adottate per evitare il contatto tra i deputati e quindi il rischio contagio coronavirus.

20.05 – Conte alla Camera alle 18 mercoledì
Si terrà domani alle 18 nell’Aula della Camera l’informativa urgente del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Emerge dalla Conferenza dei Capigruppo della Camera, in corso nella Sala della Regina di Montecitorio.

20.00 – Commissione Csm: “Su carceri misure inadeguate”
“Aver condizionato la detenzione domiciliare all’utilizzo dei braccialetti elettronici, di fatto indisponibili, “contribuirà significativamente” a rendere questo istituto “inadeguato a conseguire le finalità di una riduzione del sovraffollamento carcerario nell’ottica di contenere l’elevato rischio di un diffuso contagio all’interno degli istituiti penitenziari e di una migliore gestione dell’emergenza sanitaria”. Così la Sesta Commissione del Csm boccia le misure previste per le carceri dal dl Cura Italia. Il parere sarà discusso giovedì dal plenum di Palazzo dei marescialli.

19.50 – Esame del nuovo dl partirà dalla Camera
Partirà dalla Camera l’esame del decreto legge emanato oggi dal Consiglio dei ministri con le misure per il contrasto del Coronavirus. E’ stato annunciato alla conferenza dei Capigruppo di Montecitorio.

19.30 – Invitalia: “50 milioni per riconvertire aziende”
Potranno presentare domanda dal 26 marzo le aziende interessate ad accedere al fondo per riconvertirsi od ampliare la produzione di dispositivi sanitari ed attrezzature mediche. Lo annuncia Invitalia, ricordando che il fondo ammonta a 50 milioni di euro. Si tratta di risorse che rientrando negli aiuti di Stato sono state autorizzate in meno di 24 ore dalla Commissione Ue.

19.16 – Conte: “Se tutti rispettano le regole usciamo prima dall’emergenza”
“Ciascuno deve fare la propria parte per affrontare l’emergenza, per poterla vincere e potersi rialzare quanto prima”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa. “Se tutti rispettano le regole non solo mettono in sicurezza sé stessi e i propri cari ma consentono all’intera comunità nazionale di uscire quanto prima da questa fase di emergenza”.

19.14 – Conte: “Da De Micheli ordinanza per orario benzinai”
“La ministra De Micheli adotterà un’ordinanza che consentirà di regolamentare l’orario di apertura in modo da assicurare il rifornimento di carburante in tutta la penisola e questo è un modo per venire incontro ad alcune istanze”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte.

19.10 – Conte: “Ben vengano i militari ma non è militarizzazione”
“Ben venga l’aiuto dell’esercito ma i cittadini non devono pensare che la tenuta dell’ordine pubblico sia affidata solo a una militarizzazione dei centri abitati, le forze dell’ordine stanno già agendo in modo molto efficace”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi confermando che ci sarà comunque un intervento dei militari nei controlli.

19.04 – Conte: “Con Regioni collaboriamo, risultati ci sono”
“Dal primo giorno abbiamo curato i rapporti con i rappresentanti del governo territoriale in modo continuo e costante, con Speranza e Boccia. Credo che questa sia la modalità migliore, non è pensabile un intervento autoritativo oggi, in questa fase, da parte dello stato centrale. Stiamo chiedendo collaborazione a tutti i cittadini, immaginate se non lo fanno i rappresentanti delle istituzioni”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa. “Sarebbe poco funzionale perché il patrimonio informativo che hanno le ragioni non possiamo averlo a livello centrale: con loro dobbiamo lavorare. E questa modalità di procedere sta dando dei risultati. Dobbiamo collaborare”, aggiunge.

19.02 – Conte: “Situazione drammatica ma stiamo reagendo”
“Stiamo vivendo una situazione drammatica ma stiamo reagendo in modo efficace rispetto a quello che era la situazione di partenza”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa a palazzo Chigi.

18.59 – Conte: “Non cambiamo test né conteggio dei contagiati”
“Fin qui abbiamo sempre seguito le indicazioni del comitato tecnico scientifico, abbiamo sempre seguito le loro indicazioni e mai disattese. Continueremo a farlo, al momento non c’è ragione di cambiare la nostra modalità sia di conteggiare i contagiati che di procedere ai test, abbiamo una linea di massimo rigore e massima trasparenza”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa.

18.58- Conte: “Precettazione? Non credo ci sarà bisogno”
“Sono convinto che non arriveremo a questo perchè ho visto nel mondo sindacale un senso di responsabilità, dobbiamo tutelare la salute dei lavoratori ed è per questo che siamo stati 18 ore con i sindacati a Chigi. La De Micheli sui carburanti adotterà un’ordinanza in modo da assicurare i rifornimenti nella penisola E’ chiaro che in questo momento dobbiamo presidiare le attività essenziali”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte a chi gli chiede se il governo ricorre alla precettazione in caso di sciopero.

18.57 – Conte: “Mi auguro nessuno sciopero”
“Stiamo facendo aggiustamenti coinvolgendo sindacati che a volte non sono rimasti soddisfatti. Mi auguro che non ci sia uno sciopero, il Paese non se lo può permettere. Vale anche per i carburanti, sarà assicurato il rifornimento”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte.

18.55 – Conte: “Stiamo facendo aggiustamenti su attività produttive”
“Quando abbiamo adottato un provvedimento di chiusura delle attività produttive abbiamo avuto un confronto con sindacati e associazioni di attività imprenditoriali. Detto questo stiamo ancora lavorando con i sindacati perché deciderequali attività sono essenziali e quali no è difficile”.Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa in streaming da palazzo Chigi. “L’Italia non ha mai affrontato una situazione di questo tipo. Col senno di poi si può sempre fare meglio. Detto ciò stiamo facendo aggiustamenti”

18.53 – Conte: “Filiera alimentari e carburante sempre garantita”

18.52 – Conte: “Con i sindacati lavoriamo quotidianamente”
“I sindacati sanno che le porte di Chigi sono aperte, io credo che la modalità migliore per assumere decisioni è il confronto ma la responsabilità spetta al governo, la concertazione degli anni 90 è superata. In questo momento il confronto è ancora più serrato, stiamo ancora lavorando”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte

18.50 – Conte: “Competenza misure restrittive è dello Stato”
“La competenza sulle misure restrittive deve restare dello Stato, altrimenti si genera molto disorientamento e confusione tra i cittadini. La cornice la riserviamo per noi, ma lasciamo alle regioni la possibilità di adottare misure ulteriori in caso la situazione in talune zone si aggravasse”. Lo dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine del Consiglio dei ministri.

18.47 – Conte: “Prova durissima, ne trarremo insegnamento”
“E’ una prova durissima. In queste giornate costretti a stare a casa avremo più tempo per riflettere sulla nostra vita. E ne trarremo insegnamento”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa a palazzo Chigi.

18.46 – Conte: “31 luglio termine estremo, misure rimosse prima possibile”
“Si è diffusa la notizia che le misure saranno prorogate al 31 luglio. Quando abbiamo adottato il primo provvedimento a fine gennaio abbiamo deliberato lo stato emergenza nazionale per sei mesi, fino al 31 luglio 2020. Ma questo non significa che le misure restrittive saranno prorogate fino a quella data. Siamo pronti in qualsiasi momento ad allentare la morsa, superare quelle misure,e fiduciosi che ben prima di quella scadenza si possa tornare a un migliore stile di vita”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa in streaming da palazzo Chigi.

18.45 – Conte: “Soddisfatto dalla reazione dei cittadini”
“Sono soddisfatto e orgoglioso della reazione che tutti i cittadini stanno avendo. Le forze dell’ordine stanno facendo un attento monitoraggio ma la stragrande maggioranza di cittadini si sta conformando a queste nuove regole e nuove abitudini di vita”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa in streaming da palazzo Chigi.

18.43 – Conte: “Regolamentati rapporti governo-Regioni”
“Abbiamo regolamentato anche in modo lineare i rapporti tra gli interventi del governo e le regioni, i presidenti delle regioni e province autonome possono adottare anche misure restrittive e se nel caso più severe ovviamente rimane la funzione di coordinamento del governo”.Lo afferma il premier Giuseppe Conte.

18.42 – Conte: “Riferirò ogni 15 giorni in Parlamento”
“Abbiamo deliberato l’adozione di un decreto legge che riordina la disciplina anche dei provvedimenti che stiamo adottando in questa fase emergenziale. Il nostro assetto non prevedeva un’emergenza di questo tipo”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa. “Con questo decreto legge abbiamo regolamentato più puntualmente e in modo più trasparente i rapporti tra l’attività del governo e del Parlamento. Prevediamo che ogni iniziativa venga trasmessa ai presidenti delle Camere e che io vada a riferire ogni 15 giorni”

18.40 – Conte, multa da 400 a 3000 euro per violazioni
“Non c’è fermo amministrativo per i veicoli, solo le multe”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte parlando delle sanzioni. “Sulle sanzioni – spiega Conte – poi, c’è una “multa da 400 euro a 3mila euro, ma qualora la violazione fosse compiuta con un veicolo la sanzione verrebbe aumentata fino a un terzo”

18.32 – Oltre 400mila contagi nel mondo
Sono oltre 400 mila i casi di contagio da coronavirus nel mondo. Lo segnala l’ultimo aggiornamento sull’andamento della pandemia della Johns Hopkins. I morti sono invece 17.454. In particolare i contagi sono 407.485 mentre le persone guarite 103.334.

18.30 – Altri tre positivi in Vaticano
“Allo stato attuale sono quattro i casi di positività al coronavirus riscontrati: oltre al primo di cui si è data precedentemente notizia, si tratta di un dipendente dell’Ufficio Merci e di due dipendenti dei Musei Vaticani”. Lo dice il direttore della Sala Stampa della S.Sede, Matteo Bruni. “Le quattro persone erano state poste in isolamento in via cautelativa prima che risultassero positive al test e il loro isolamento dura ormai da oltre 14 giorni; attualmente sono in cura in strutture ospedaliere italiane o presso la propria abitazione”.

18.28 – A Codogno zero nuovi contagi
“A Codogno le persone positive sono 268, con zero contagi in più rispetto a ieri”: è quanto ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, sottolineando il dato del comune del lodigiano dove, un mese fa, ci sono stati i primi casi di coronavirus in Italia.

18.25 – Gallera: “Trend rallentamento c’è”
“Magari non giorno per giorno, ma il trend di rallentamento c’è e quindi ora ancora più mai dobbiamo essere determinati a resistere, a stare casa perché vuol dire che il traguardo non è lontano”: lo ha detto l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera. “Tutti i giorni mi chiedo quando finirà questo incubo, tutte le mattine quando vedo i dati spero di vedere la luce in fondo al tunnel – ha aggiunto – l’incubo finirà, l’alba arriverà, dobbiamo continuare a essere molto rigorosi nei nostri comportamenti”.

18.22 – In Lombardia 11 nuovi accessi in Rianimazione
In Lombardia ci sono stati solo 11 nuovi accessi in terapia intensiva: è il dato migliore tra quelli resi noti dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, che ha spiegato che il totale di posti occupati in terapia intensiva è di 1194. “A febbraio avevamo 724 posti in terapia intensiva, ora sono 1500 in totale nella nostra regione e non è finita perchè ne apriremo presto altri”, ha detto Gallera. Dopo che ieri, per la prima volta, c’era stata una riduzione dei ricoveri non in terapia intensiva (-173), oggi sono tornati a salire con 445 nuovi ingressi che portano il totale a 9711. “Ma – ha spiegato Gallera – siamo in una fase di riduzione dei ricoverati, non è un dato in controtendenza”.

18.20 – In Rianimazione 3.396 malati
Sono 3.396 i malati ricoverati in terapia intensiva, 192 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.194 sono in Lombardia. Dei 54.030 malati complessivi, 21.937 sono poi ricoverati con sintomi e 28.697 sono quelli in isolamento domiciliare. Il dato è stato reso noto dal capo Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli.

18.14 – Gallera: “Ieri numeri fin troppo positivi”
“Ieri erano dei numeri fin troppo positivi, non vanno guardati giorno per giorno ma visti in un arco temporale più ampio. I morti sono 402 in più per un totale di 4.178. Continuano a crescere in maniera importante i decessi. Non c’è oggi una cura e un vaccino”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante il consueto punto stampa su Facebook sull’emergenza coronavirus. “C’è una crescita dei positivi di +1.942, 30.703 in totale, un dato un pò più alto rispetto a ieri, ma più basso rispetto a due giorni fa. Probabilmente questo dato un pochino più alto è dato dal fatto che i dati di Monza sono stati consegnati oggi”, ha aggiunto.

18.10 – In Lombardia 402 decessi in un giorno, più di 30mila casi
Torna a salire il numero delle vittime per coronavirus in Lombardia: sono 402 i nuovi decessi per un totale di 4178, dopo due giorni di dati in calo rispetto al picco di 546 morti registrato sabato. Domenica erano stati 361, lunedì 320. Il numero dei contagiati supera quota 30.000: con 1942 casi in più i positivi in regione sono 30.703. E’ quanto ha reso noto l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera.

18.06 – Guarite 8.326 persone: 894 in 24 ore
Sono 8.326 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 894 in più di ieri. L’ha detto il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli durante la conferenza stampa alla Protezione civile. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 408.

18.05 – I morti sono 6.820, 743 in un giorno
Torna a salire il numero dei morti per coronavirus in Italia. Sono complessivamente 6.820 le vittime, con un aumento rispetto a ieri di 743. Lunedì l’aumento era stato di 601. Il dato è stato reso noto dal capo Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli.

18.05 – Quasi 70mila si sono ammalati, 3.612 nuovi casi
Sono complessivamente 54.030 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 3.612. Lunedì l’incremento era stato di 3.780. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 69.176. Il dato è stato fornito dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione civile. (ANSA).

18.02 – Gualtieri – “In dl aprile chiedere ulteriore scostamento del deficit”
“E’ del tutto evidente che ora dovremo rapidamente tornare in Parlamento per chiedere l’autorizzazione a un ulteriore scostamento (del deficit, ndr) per finanziare il decreto di aprile”. Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in audizione sul decreto Cura Italia, sul prossimo provvedimento cui lavora il governo per contrastare lo shock economico del coronavirus.

17.38 – Adnkronos: “Cdm ha approvato il decreto”
A quanto apprende l’Adnkronos, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che introduce multe ‘salatè per chi aggira le misure per arginare la diffusione del Covid-19.

17.29 – Esame decreto in Cdm da oltre due ore
Prosegue ormai da oltre due ore la riunione del Consiglio dei ministri. Il premier Giuseppe Conte e i ministri, a quanto si apprende, stanno esaminando uno ad uno gli articoli che compongono il decreto sull’emergenza Coronavirus che serve a dare un quadro normativo unitario a tutte le misure adottate finora per il contenimento del contagio e a inasprire le sanzioni previste.

17.20 – Morto a 82 anni lo scultore Giovanni Blandino
L’artista Giovanni Blandino, noto scultore che ha coniugato la ricerca figurativa con il richiamo a linee astratte, autore di stilizzare immagini umane, anche a carattere sacro, è morto all’ospedale ‘Giuseppe Fornarolì di Magenta (Milano) all’età di 82 anni. Era stato operato da poco tempo al cuore e le sue condizioni di salute si sono complicata a causa del contagio da coronavirus. Era nato a Modica (Ragusa) il 21 marzo 1938 e aveva sempre mantenuto i contatti con la Sicilia pur vivendo e lavorando a Milano da oltre mezzo secolo.

017.03 – In Campania problema freddo nelle tende degli ospedali
L’abbassamento delle temperature in Campania sta portando problemi per i pazienti Covid che vengono per alcune ore ricoverati nelle tende allestite all’esterno degli ospedali in attesa di essere portati nelle corsie. Una permanenza che può durare anche 6-8 ore.

16.47 – Diffuso video con preghiera di Papa Francesca
“Tutti insieme preghiamo per gli ammalati, per le persone che soffrono”. Così il Papa in un video diffuso oggi con un’intenzione speciale per la sua Rete mondiale di preghiera. “Sotto la Tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio – dice Francesco -. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta”. “Ringrazio tutti i cristiani” aggiunge, “tutti gli uomini e le donne di buona volontà che pregano per questo momento, tutti uniti, qualsiasi sia la tradizione religiosa alla quale appartengono”.

16.37 – Gentiloni in isolamento: sintomi per membro del suo staff
“Il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni è da alcuni giorni in isolamento a casa in seguito al manifestarsi di sintomi di contagio in una persona del suo staff. L’ex Presidente del Consiglio sta bene e prosegue la sua attività dall’abitazione di Bruxelles”: lo fa sapere l’ufficio di Gentiloni.

16.11 – Gualtieri: “Valutata disapplicazione sanzioni amministrative per casi legati a Covid-19”
“In considerazione della straordinaria emergenza, a fronte dei ritardi posso annunciare che sarà valutata la disapplicazione delle sanzioni in via amministrativa per tutti quei casi collegati all’emergenza del Coronavirus”. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione sul decreto Cura Italia a proposito delle scadenze fiscali slittate dal 16 al 20 marzo.

15.50 – Gualtieri: “Erogazione ammortizzatori sarà più veloce possibile”
“Siamo impegnati per fare in modo che l’erogazione degli ammortizzatori sia la più veloce possibile”. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione sul decreto Cura Italia spiegando che le risorse “saranno ulteriormente potenziate e rafforzate per essere sufficienti” anche rispetto alle “nuove misure di restrizione” che hanno visto da ultimo la chiusura delle fabbriche e di tutte le attività ‘non essenzialì e agli sviluppi dell’epidemia e all’impatto sull’attività economica”.

15.48 – Gualtieri: “Ora rafforzamento strutturale sistema sanitario”
Il governo, che aveva già destinato maggiori risorse alla sanità, sta “doverosamente rafforzando” le risorse destinate al sistema sanitario nazionale, una “significativa correzione di rotta che ora stiamo doverosamente rafforzando, credo sia uno degli insegnamenti di questa crisi”. Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in audizione sul decreto Cura Italia.

15.46 – Gualtieri: “Pil 2020 calerà di qualche punto, grave ma gestibile”
Si stima una “forte contrazione in marzo, ipotizzando la continuazione delle difficoltà anche in aprile e solo un graduale miglioramento nei due mesi successivi. Il primo semestre” vedrebbe quindi una “elevata contrazione del Pil” che porterebbe a fine anno a una contrazione “nel 2020 di qualche punto percentuale, grave ma gestibile e recuperabile”. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione sul decreto Cura Italia.

15.41 – Gualtieri: “Il governo sosterrà il sistema Paese per tutto il tempo necessario”
“Il governo continuerà a sostenere il sistema Paese per tutto il tempo necessario, ed è impegnato a rafforzare la dimensione comune europea”. Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in audizione sul decreto Cura Italia. Gualtieri ha spiegato che nel prossimo decreto atteso ad aprile si terrà conto delle ulteriori misure restrittive anti-Covid-19, e che alla conference call del G7 stamani si è approvato un comunicato “molto deciso nell’indicare misure molto incisive di natura di bilancio”.

15.35 – Gualtieri in audizione: “Poco margine su Cura Italia in Parlamento, fondi già usati”
“Il margine dell’intervento in parlamento è limitato dal fatto che abbiamo utilizzato tutto il margine di indebitamento autorizzato dal Parlamento e appare limitato al miglioramento delle misure previste”. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione sul decreto Cura Italia, ribadendo che si tratta “solo della prima di una serie di misure e siamo impegnati nel definire i contenuti del decreto aprile che contiamo che sia operativo anche prima della conclusione dell’iter del decreto marzo”.

15.28 – Bergamo, medici Fimmg: “Almeno 1800 trentenni con polmonite”
Sono almeno 1.800 a Bergamo i pazienti trentenni con polmonite da Covid-19. Il dato viene riferito dai medici della Federazione medici di famiglia (Fimmg) Lombardia. “La polmonite da Coronavirus evidentemente non colpisce solo in età più avanzata”, spiega Paola Pedrini, segretaria Fimmg Lombardia, “qui a Bergamo siamo 600 medici di famiglia e ognuno di noi ha in osservazione almeno 3 trentenni malati di polmonite da Covid”.

15.26 – Morto un medico a Lecco, in totale 25 vittime tra camici bianchi
Un altro medico si aggiunge alla lista dei camici bianchi deceduti per l’epidemia di Covid-19. E’ Domenico De Gilio, medico di famiglia di Lecco. Il totale dei decessi tra i camici bianchi, si apprende dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici, sale così a 25.

15.24 – Viminale: stop a spostamenti dal Comune in cui ci si trova
Il divieto per tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati dal comune in cui attualmente si trovano “persegue la finalità di scongiurare spostamenti in ambito nazionale, eventualmente correlati alla sospensione delle attività produttive, che possano favorire la diffusione dell’epidemia”. Lo si legge nella circolare applicativa dell’ultimo Dpcm varato da Palazzo Chigi. La circolare è stata diffusa oggi dal ministero dell’Interno ai prefetti. “Gli spostamenti per esigenze lavorative” vengono permessi “in mancanza, nel luogo di lavoro, di una dimora alternativa a quella abituale”, sottolinea la circolare.

15.13 – Domani alle 17.30 l’informativa di Conte alla Camera
Si terrà domani alle 17,30 e non dopodomani mattina come inizialmente previsto, nell’Aula della Camera l’informativa urgente del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Si apprende dai gruppi parlamentari di Montecitorio.

15.04 – Iniziato il Consiglio dei ministri sul nuovo decreto
E’ appena iniziato a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri chiamato a varare le norme anti-furbetti, con balzelli, per chi aggira le regole, fino a 4mila euro. All’ordine del giorno figura infatti il decreto legge contenente “misure urgenti per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 (Presidenza – Salute)”, il Dpcm sull’organizzazione del ministero delle Politiche agricole e un provvedimento con proposta di proroga di scioglimento di un consiglio comunale.

14.56 – L’ordine del giorno del Consiglio dei ministri
Il Consiglio dei ministri n. 38 esaminerà il seguente ordine del giorno: decreto legge su Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 (presidenza-salute); decreto del presidente del consiglio dei ministri: modifica al regolamento di organizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (politiche agricole); provvedimento a norma dell’articolo 143 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali; Proposta di proroga di scioglimento di un consiglio comunale; varie ed eventuali.

14.51 – Viminale: Da prefetti non autorizzazione preventiva ma possibile sospensione
Il meccanismo delineato dall’ultimo Dpcm, che prevede la chiusura di molte attività produttive, e alcuni casi in cui si dovrà contattare il prefetto locale per tenere aperto, “non introduce una forma di preventiva autorizzazione da parte” dei prefetti “ma, in un’ottica di snellimento e semplificazione delle procedure, legittima la prosecuzione delle attività di cui trattasi sino all’adozione di una eventuale sospensione”. Lo si legge nella circolare applicativa dell’ultimo Dpcm varato da Palazzo Chigi.

14.47 – Viminale: Aziende dovranno inviare moduli a prefetti per tenere aperto
Andranno predisposti moduli da inviare ai prefetti per richiedere di tenere aperti impianti “a ciclo produttivo continuo, dalla cui interruzione derivi un grave pregiudizio all’impianto stesso o un pericolo di incidenti”. La richiesta potrà essere fatta “anche per le attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere nei settori di cui all’allegato 1” dell’ultimo Dpcm sul coronavirus. Lo si legge nella circolare applicativa dell’ultimo Dpcm varato da Palazzo Chigi. La circolare è stata diffusa oggi dal ministero dell’Interno ai prefetti.

14.35 – La Germania accoglierà altri 10 pazienti italiani
Il Land tedesco del Nord Reno-Westfalia accoglierà 10 pazienti affetti da coronavirus provenienti dall’Italia. Lo ha annunciato il ministro-presidente del Land Armin Laschet, dopo che già la Sassonia ha accolto 8 pazienti dalla Lombardia. Laschet ha fatto sapere che i pazienti saranno trasportati in aereo in Germania grazie all’aviazione italiana nei prossimi giorni. “È solo una piccola goccia. Ma vogliamo inviare un segnale: non siete soli”. Il Nord Reno-Westfalia, con una popolazione di quasi 18 milioni, ha registrato 8.745 casi di COVID-19 e 45 morti, circa un terzo del totale tedesco.

14.26 – Controlli: ieri 10mila denunce, in totale più di 100mila
Ieri le Forze di polizia hanno controllato, in applicazione delle misure di contenimento del contagio, 228.550 persone e 9.949 sono state denunciate. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 87.558, denunciati 103 esercenti e sospesa l’attività di 25 esercizi. Salgono così – indica il Viminale – a 2.244.868 le persone controllate dall’11 al 23 marzo, 102.316 quelle denunciate per inadempienza ad ordini dell’Autorità, 2.348 per false dichiarazioni a pubblico ufficiale, 1.061.357 gli esercizi commerciali controllati e 2.380 i titolari denunciati.

14.17 – Bozza decreto: Regioni possono adottare misure valide 7 giorni
Le Regioni possono adottare o sospendere le misure anti contagio sul loro territorio: entro 24 ore le devono comunicare al presidente del Consiglio e perdono efficacia dopo 7 giorni. Lo prevede la bozza -ancora in fase di definizione- di decreto che sarà oggi in Cdm, che mira a regolare i rapporti tra governo ed enti locali nella gestione delle ordinanze anti-Coronavirus. Anche i sindaci possono adottare o sospendere le misure restrittive per 7 giorni previa comunicazione alla Regione. I sindaci non possono adottare ordinanze in contrasto con le misure statali.

14.02 – Ufficializzato il rinvio al 2021 delle Olimpiadi di Tokyo (leggi)

13.46 – Fontana: “Bertolaso positivo, ma non torno in quarantena”
“Io non torno in quarantena”: lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, commentando la notizia della positività di Guido Bertolaso. Con Bertolaso, ha spiegato Fontana, “non ho avuto nessun contatto stretto, l’ho visto solo domenica alla Fiera e siamo stati vicini per neanche due minuti”.

13.37 – Da domani inizia stop agli impianti di benzina
“Noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio. Di conseguenza gli impianti di rifornimento carburanti semplicemente cominceranno a chiudere: da mercoledì notte quelli della rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali; e, via via, tutti gli altri anche lungo la viabilità ordinaria”. Lo annunciano in una nota Faib (Confesercenti), Fegica (Cisl), Figisc/Anisa (Confcommercio).

13.33 – Zaia: “Se continua così, prorogo ordinanza”
“Dovremo continuare con le misure restrittive, non possiamo allentare la presa, dobbiamo chiedere ancora sacrifici ai veneti, l’ordinanza che ho firmato scade il 3 aprile, e se continua così verrà rinnovata, perché il nostro modello previsionale ci dà fino a 2 milioni di veneti contagiati, anche se molti di loro saranno asintomatici positivi che non svilupperanno alcun sintomo”. Lo ha sottolineato il presidente del Veneto, Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa.Zaia ha spiegato che “i picchi si potrebbero avere per il 15 aprile e poi scendere verso fine aprile, inizio maggio e questi numeri ci preoccupano perché appunto i nostri modelli ci dicono che al picco è verosimile che 2 milioni di persone in Veneto siano contagiate”, ha ribadito.

13.20 – Altre 33 bare dalla Bergamasca all’Emilia
Nuovo trasporto di bare dalla Bergamasca da parte dell’Esercito: questa mattina i mezzi militari si sono portati a Ponte San Pietro dove, da un capannone di via Papa Giovanni XXIII, sono state portate via 33 bare, destinate a Bologna. Si tratta di salme giunta dal policlinico di Ponte San Pietro ma non solo: dalla cosiddetta Isola bergamasca alle valli, come ha spiegato sul posto il sindaco Marzio Zirafa. Sono stati anche organizzati dei posti di blocco per impedire l’avvicinamento alla zona del capannone.

13.14 – Anci: “Chiesto inasprimento sanzioni”
“Abbiamo chiesto noi sindaci l’inasprimento delle sanzioni per chi esce di casa, violando le limitazioni imposte per contenere la pandemia. Abbiamo chiesto la possibilità di applicare una sanzione amministrativa molto aspra perché confidiamo che questa possa essere un deterrente molto più efficace rispetto ai provvedimenti messi in campo fino ad oggi”. Lo dichiara il presidente dell’Anci Antonio Decaro che a nome di tutti gli amministratori locali si era rivolto al governo, spiegando così le ragioni di questa richiesta.

13.09 – Arcuri: “Imploro gli italiani, rispettate le regole”
“Tutti i cittadini stanno facendo enormi sacrifici e per questo li ringrazio. E voglio essere chiaro non bisogna minimizzare i problemi che stiamo affrontando e faccio subito una raccomandazione: è davvero importante attenersi alle prescrizioni che il governo ha dato, consapevoli che sono difficili, inusuali, quasi non contemporanee”. Lo ha detto Domenico Arcuri, commissario straordinario all’emergenza coronavirus, in conferenza stampa dalla sede della Protezione Civile.

13.07 – Arcuri: “Distribuite 5 milioni di mascherine”
Nella giornata di ieri sono state distribuiti 4,9 milioni di mascherine, un milione e mezzo delle quali di tipo Ffp2 e Ffp3 per il personale sanitario come aveva annunciato il ministro per le autonomie Francesco Boccia nei giorni scorsi. Il dato è stato fornito dal commissario Domenico Arcuri in conferenza stampa alla protezione civile. “A tutti i lavoratori, i sindacati e le forze imprenditoriali che stanno collaborando debbo un sincero ringraziamento non solo per lo sforzo ma anche per la pazienza che hanno avuto in queste ore – ha sottolineato Arcuri – Ieri abbiamo consegnato il numero più alto di mascherine dall’inizio dell’emergenza. E siamo passati da 370mila al giorno circa ad un milione e 337mila circa al giorno, vuol dire che in poco tempo siamo cresciuti di 6 volte”.

12.56 – Bertolaso positivo al coronavirus
“Sono positivo al Covid-19. Quando ho accettato questo incarico sapevo quali fossero i rischi a cui andavo incontro, ma non potevo non rispondere alla chiamata per il mio Paese. Ho qualche linea di febbre, nessun altro sintomo al momento. Sia io che i miei collaboratori più stretti siamo in isolamento e rispetteremo il periodo di quarantena. Continuerò a seguire i lavori dell’ospedale Fiera e coordinerò i lavori nelle Marche. Vincerò anche questa battaglia”. Così in un post su Fb Guido Bertolaso.

12.37 – Arcuri: “Tra 3 giorni parte produzione mascherine”
Tra 3 giorni un consorzio di produttori italiani inizierà a produrre le mascherine e “a dotare il nostro sistema e il nostro paese delle munizioni che ci servono per contrastare questa guerra ed evitare la nostra totale dipendenza dalle esportazioni”. Lo ha detto il commissario straordinario Domenico Arcuri in conferenza stampa alla Protezione Civile sottolineando che si sono messe insieme diverse imprese italiane “posizionate nel settore della moda, senza concorrenza e senza lotte tra loro”. “In poco tempo – ha aggiunto – copriranno la metà del nostro fabbisogno”.

12.35 – Misure di contenimento prorogabili fino al 31 luglio
Sono prorogabili fino al 31 luglio le misure per il contenimento del Covid-19 decise dal governo. Le varie strette stabilite, dal divieto di lasciare la propria abitazioni perché in quarantena alla chiusura di ville e giardini, ecc., “possono essere adottate per periodi predeterminati, ciascuno di durata non superiore a trenta giorni, reiterabili e modificabili anche più volte fino al 31 luglio 2020 e con possibilità di modularne l’applicazione in aumento ovvero in diminuzione secondo l’andamento epidemiologico del predetto virus”. E’ quanto si legge nella bozza del dl, visionato dall’Adnkronos, atteso in Cdm questo pomeriggio, con multe più salate, dai 500 ai 4000 euro, per chi aggira le regole.

12.30 – Arcuri: “Sulle mascherine è guerra commerciale”
“Le mascherine non sono come la pasta”, ma “siamo dentro una guerra commerciale molto dura”. Così il commissario per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri.

11.43 – Un sesto dei deputati ammessi in Aula per informativa
La presenza dei deputati nell’Aula della Camera all’informativa urgente del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sull’emergenza Coronavirus, prevista per domani alle 9,45, sarà contingentata: lo si apprende dai gruppi parlamentari di Montecitorio i quali danno conto di una intesa in tal senso raggiunta e che sarà ratificata nel pomeriggio dalla conferenza dei capigruppo, convocata per le 18. In particolare, in Aula entrerà un sesto dei deputati per ciascun gruppo. Ciascun gruppo avrà a disposizione 10 minuti per intervenire.

11.30 – Consiglio dei ministri inasprirà sanzioni
Sanzioni pesanti per chi viola le norme anti-contagio da coronavirus, ma anche la comunicazione dei dpcm finora adottati al Parlamento. Sono le disposizioni contenuti nel decreto legge che sarà oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri. Il provvedimento, spiegano più fonti di governo, serve a uniformare il quadro normativo delle disposizioni finora adottate per frenare l’emergenza, aggiornando e sostituendo il primo decreto di fine febbraio, varato per istituire le prime zone rosse. E c’è un deciso inasprimento delle sanzioni rispetto all’ammenda finora prevista fino a 206 euro, con l’introduzione di multe oltre i 2000 euro e confische dei mezzi.

10.07 – Ancona, sequestrati ventilatori diretti all’estero
Bloccato e sequestrato ad Ancona un carico di strumenti e dispositivi per la ventilazione meccanica dei pazienti con patologie respiratorie, su un autoarticolato in coda per imbarcarsi su un traghetto diretto in Grecia dopo aver superato i controlli di sicurezza per l’accesso in porto. Sequestrati 1.840 circuiti respiratori (tubo, pallone, valvola e maschera respiratoria) da utilizzare per i pazienti in condizioni critiche. I dispositivi sequestrati saranno consegnati alla protezione civile per gli aiuti ai presidi ospedalieri italiani. Denunciato il rappresentante legale della società italiana, con sede in provincia di Milano, che ha tentato la vendita a una società greca.

9.40 – Mattarella: “Uniti come nel Dopoguerra per la rinascita”
Il messaggio del presidente della Repubblica nel 76esimo anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine: “Al termine di quegli anni terribili, segnati dalla dittatura e dalla guerra, l’unità del popolo italiano consentì la rinascita morale, civile, economica, sociale della nostra Nazione”.

9 – Piazza Affari apre in netto rialzo
La Borsa di Milano guida il rimbalzo in Europa. L’indice Ftse Mib ritrova quota 16mila con un guadagno che si allarga al 6,5% ma resta ben sotto i livelli su cui viaggiava solo un mese fa. Il 19 febbraio l’indice di riferimento italiano era a 25.477 punti, una differenza del 35% rispetto ai valori di oggi.

8.30 – Borrelli: “Credibile che sia ufficiale solo un decimo dei contagi”
Il numero uno della Protezione Civile rivela a Repubblica che è possibile esistano oltre mezzo milione di positivi ‘fantasma’. Sull’acquisto dei dispositivi: “Broker internazionali, e senza scrupoli, si presentano agli amministratori delle aziende medicali con la valigetta dei contanti. Accaparrano e vanno a vendere allo Stato che offre di più”.

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